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Superbonus, Mef: i lavori vanno ultimati, pena la restituzione dei benefici

In merito a Superbonus e Sal al 30% la norma stabilisce che i lavori possono proseguire oltre la detrazione, ma devono essere completati, pena restituzione e multa

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Superbonus e fine lavori – credits pixabay photo moerschy

Si può optare per sconto in fattura o cessione del credito per ciascun Sal del Suoerbonus

(Rinnovabili.it) – Se si usufruisce del Superbonus, pagando gli acconti legati allo Stato Avanzamento Lavori (Sal) non inferiori al 30%, ma non si riescono a finire i lavori i benefici decadono e le detrazioni vanno restituite con tanto di multa.

A stabilirlo è la Commissione Finanze della Camera in risposta all’interrogazione dell’on. Fragomeli fatta al Ministro dell’Economia, Franco, per avere chiarimenti in merito all’ecobonus 110% ed all’eventualità, da parte dei contribuenti, di non riuscire ad ultimare i lavori.

Nello specifico la domanda formulata al Ministro chiede di chiarire un punto fondamentale. Il contribuente che paga acconti legati ai Sal pari almeno al 30% dei lavori, optando eventualmente per lo sconto in fattura o la cessione del credito e riesce ad ottenere il salto di due classi nel caso del Superbonus ecobonus e il miglioramento sismico nel caso del Super Sismabonus, ma non riesce a portare completamente a termine i lavori, avrà comunque diritto alla detrazione sui lavori eseguiti?

O dovrà restituire anche i benefici ricevuti sugli acconti già corrisposti?

La risposta del sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze, Federico Freni

I benefici in commento sono correlati al «sostenimento» delle spese, risultando, invece, indifferente la data di ultimazione degli interventi agevolabili”, afferma Freni.

Ovvero la norma non stabilisce un periodo temporale entro il quale i lavori vanno eseguiti, ma precisa che devono comunque essere completati.

E’ quindi indifferente l’opzione scelta dal contribuente sul come ottenere la detrazione, (direttamente dalla propria dichiarazione dei redditi, come sconto in fattura o tramite cessione del credito), l’importante è che si arrivi alla fine.

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Sarà l’Amministrazione finanziari a verificare che questo avvenga e che siano raggiunti i rispettivi obbiettivi di efficientamento o messa in sicurezza sismica.

Se uno dei precedenti obiettivi non venisse raggiunto, il contribuente non solo dovrà restituire i soldi della detrazione, ma andrà anche incontro alle relative sanzioni ed interessi.