C’è tempo fino al 25 settembre per convertire in legge il Decreto Aiuti bis e non perdere i 17 mld della manovra
(Rinnovabili.it) – Ancora una volta Superbonus e Decreto Aiuti bis sono fermi al palo e presi in ostaggio dalle forze politiche che del 110% hanno fatto un vero e proprio capro espiatorio. A tenere in ostaggio il Parlamento e migliaia di imprese, sono i crediti edilizi ormai quasi impossibili da cedere a causa delle norme stringenti e forse troppo severe comunicate dall’Agenzia delle Entrate nella fatidica circolare 23/E. La partita si gioca in Parlamento dove da una parte c’è il Movimento 5 Stelle che freme affinchè venga approvato l’emendamento che eliminerebbe completamente la responsabilità solidale di chi cede o acquista crediti. Dall’altra c’è il governo che reputa quest’ultima soluzione inammissibile, al pari di un vero e proprio condono edilizio.
Il tentativo di mediazione arriva oggi dal Ministero dell’Economia, che proverà ad illustrare ai capigruppo un compromesso che possa andar bene a tutti.
leggi anche Caro energia, Governo verso Decreto Aiuti ter ma il tempo è poco
Mef: “L’intesa è vicina”
Ad esporsi in prima persona è il Sottosegretario all’Economia, Federico Freni che in un’intervista rilasciata a Il Messaggero, annuncia che “l’intesa è vicina”. La proposta del Mef per conciliare Superbonus e Decreto Aiuti bis sembrerebbe quella di tutelare le imprese oneste, ma senza liberalizzare le cessioni dei crediti. Il punto chiave da riformare è la responsabilità solidale delle banche o di chi acquista i crediti, che oggi prevede una punizione uguale per tutti, indipendentemente che si abbia avuto un ruolo attivo nella truffa, o che ci si sia trovati nel bel mezzo di esse. Secondo Freni “valorizzando la diligenza si può interrompere la catena di responsabilità solidale” rimettendo in moto la circolazione dei crediti edilizi. Ma come?
Sanzionando solo chi non ha fatto i controlli con la dovuta diligenza.
Leggi anche Sbloccare Superbonus: in 11mila firmano la petizione, intanto le asseverazioni rallentano
E’ chiaro che si corre su un filo teso nel vuoto. Il rischio concreto è che a causa delle discussioni sul Superbonus il Decreto Aiuti bis sfori la data limite del 25 settembre, ultimo giorno ammissibile per la sua conversione in legge e per non perdere i 17 mld di aiuti.
Nel frattempo per alcune imprese e cittadini è partita la corsa contro il tempo, per ultimare entro il 30 settembre almeno il 30% dei lavori complessivi avviati sulle unifamiliari in relazione al 110%, per evitare di perdere la detrazione. Ed è proprio la proroga al Superbonus un altro dei temi ricorrenti degli ultimi mesi. Stando alle parole di Draghi tuttavia, è chiaro che qquest’ultima possibilità sia da escludere, soprattutto per mancanza della necessaria copertura finanziari.