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Nessuna proroga al Superbonus condomini: quando la velocità vince sulla qualità

Superbonus condomini
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Secondo Ance servirebbe una proroga di sei mesi al Superbonus condomini

(Rinnovabili.it) – Un problema che da sempre ha caratterizzato il Superbonus è, purtroppo, la troppa fretta di finire i lavori. I continui aggiornamenti legislativi con taglio delle aliquote, le tempistiche ridotte con scarso preavviso, l’incertezza normative e la necessità di portare a casa l’incentivo per ogni SAL, hanno spinto troppo spesso ad accelerare sul normale svolgimento di cantiere, investendo più sulla velocità che sulla qualità. Quest’ultimo colpo al Superbonus condomini – ai quali non è stata concessa nessuna proroga per ultimare i lavori iniziati – potrebbe essere fatale.

Dal 2020 ad oggi la misura ha permesso di efficientare oltre 425.000 edifici, dei quali ben 73.830 sono condomini. Il costo medio delle opere per quest’ultima tipologia edilizia, registrato ad agosto 2023, si aggirava vicino ai 640mila euro, una cifra sicuramente più alta della norma dovuta allo scarso interesse da parte di costruttori a ricercare il prodotto con il miglior rapporto qualità-prezzo offerto dal mercato, potendosi avvalere di un incentivo al 110% indipendentemente dalla scelta.

Queste scelte tuttavia non hanno quasi mai messo a rischio la qualità dei progetti che hanno garantito il salto di classe e l’efficientamento richiesto dalla normativa.

Poco tempo per finire

Ma adesso il problema è cambiato. Il Superbonus condomini al 110% con il 2024 scenderà al 70%. Ciò significa che tutti i cantieri al momento avviati, hanno ancora tre mesi scarsi per completare i lavori se non vogliono rimetterci denaro. Le proroghe chieste per il Superbonus condomini ed inserite come emendamenti dentro al disegno di conversione del DL Asset sono state respinte al mittente, rialzando la tensione per coloro che hanno cantieri aperti, ma hanno subito pesanti ritardi a causa del blocco dei crediti incagliati.

Anche Eurostat purtroppo è tornata sul tema, sottolineando la gravità della situazione di una mole di crediti pari ad oltre 30 miliardi di euro che, se non sbloccati, potrebbero anche rimettere in discussione il peso sui conti pubblici.

Anche chiede una proroga di sei mesi

Per la Presidente Ance, Federica Brancaccio, al Superbonus condomini servirebbero sei mesi di proroga. La proposta era stata presentata qualche tempo fa e ieri, attraverso un’intervista sul Sole24Ore, la Brancaccio è tornata ad esprimere la sua preoccupazione. I pericolo principale è ora la sicurezza, il rischio che per ultimare i lavori entro il 2023, molti interventi vengano realizzati male o con troppa superficialità. Sencondo la Presidente Ance, le ultime proposte per “bollinare” i crediti certificati o la conversione in Btp sono valide, ma richiedono tempi troppo lunghi di attuazione. Più veloce sarebbe invece spingere le grandi partecipate pubbliche ad acquistare i crediti, sulla scia dei provvedimenti presi da molte Regioni nell’ultimo mese.

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