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Superbonus al 60% o al 100%: la riforma dei bonus edilizi sarà in base alla capienza fiscale

superbonus 60%
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L’aliquota del Superbonus al 60% potrebbe aumentare grazie alle premialità legate al salto di classe energetica

(Rinnovabili.it) –  Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando il Governo, lo scorso aprile, si era impegnato nella ridefinizione dei bonus edilizi. Tuttavia la prossima Legge di Bilancio si avvicina e l’argomento “incentivi alla riqualificazione” non può più essere nascosto sotto al tappeto. Tra le proposte presentate al Parlamento spunta un Superbonus al 60% con possibilità di arrivare al 100% in base alla capienza fiscale.

Superbonus in base al reddito

La proposta, pubblicata su il Messaggero, è arrivata da quattro esponenti della Lega presenti in commissione Finanze della Camera: Alberto Gusmeroli, Alberto Bagnai, Laura Cavandoli e Giulio Centemero. L’idea è quella di suddividere l’accesso al Superbonus ed alle detrazioni per la messa in sicurezza sismica, in base al reddito del contribuente, o meglio in base alla capienza fiscale. L’incentivo alla riqualificazione energetica e antisismica vedrebbe una detrazione pari al 60% a disposizione di coloro che avfebbero capacità fiscale sufficiente per portarlo in detrazione nei successivi 10 anni. Chi resta fuori da questa categorie invece, o i meno abbienti con reddito ISEE (e non quoziente familiare) sotto ai 15.000 euro, l’aliquota potrebbe salire al 100%.

Nella proposta si parla inoltre di premialità aggiuntive in base al livello di efficienza raggiunto e soprattutto, della riapertura di sconto in fattura e cessione del credito sempre solo per coloro che non disporrebbero di capienza fiscale sufficiente.

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Nonostante la cautela con cui la proposta è stata recepita dal MEF, i prossimi anni saranno decisivi per la messa in sicurezza e la riqualificazione energetica del nostro patrimonio immobiliare. A chiedere con urgenza una definizione dei possibili incentivi alla ristrutturazione edilizia è la Direttiva Case Green, che punta ad un primo step di efficientamento del patrimonio immobiliare più energivoro, a partire dal 2030.

Superbonus oggi

Al momento il Superbonus resta al 110% solo per una categoria ristretta di utenti. Per alcuni condomini che hanno presentato e deliberato nel rispetto dei tempi previsti dalla legge, e per le villette unifamiliari che entro il 30 settembre 2022 siano riuscite a completare il 30% dei lavori. Per loro, solo le spese sostenute entro il 30 marzo 2023 potranno avvalersi del 110%. Il Superbonus 2023 scende al 90% invece per tutti gli altri condomini o per i lavori nelle unifamiliari solo nel caso in cui il richiedente abbia un quoziente familiare sotto ai 15.000 euro. 

Se le cose resteranno così ci sarà poi un decalage nei prossimi anni con aliquota al 70% nel 2024 e 65% nel 2025.

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