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Superbonus al 100%, ma anche per le villette: le proposte per la prossima Legge di Bilancio

Tra le ipotesi al vaglio per la prossima Legge di Bilancio 2023 c'è il Superbonus al 100%, ma riaperto anche alle unifamiliari prime case e con tetto di reddito

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Al 30 settembre 2022 gli investimenti complessivi legati al Superbonus hanno supertao i 51,2 mld

(Rinnovabili.it) – Potrebbe trovarsi nella riduzione della percentuale di detrazione il compromesso per far sopravvivere uno dei bonus edilizi più discussi degli ultimi anni. Per mettere d’accordo finanza pubblica ed efficientamento energetico il Ministero dell’economia sta pensando di abbassare il Superbonus al 100%, allargando però la platea dei destinatari. A riferirlo sono varie fonti di stampa tra le quali anche il Sole24Ore, che confermano quanto già preannunciato da Fratelli d’Italia subito dopo la vittoria delle elezioni. Anzi inizialmente si parlava di una riduzione al 60-70% del bonus per l’edilizia, ma con le giuste considerazioni, sembrerebbe possibile ipotizzare una detrazione del 100%.

Le ipotesi si fanno spazio in vista dell’approvazione della prossima Legge di Bilancio 2023 e dovranno tenere conto dell’investimento complessivo che questo incentivo ha portato con sé dalla sua nascita: in circa 29 mesi gli investimenti portati in detrazione hanno superato i 51,2 miliardi di euro. Ma il bilancio pubblico previsto per il quinquennio 2023-2028 ne prevede circa 30 mld.

Tuttavia, come ricordato da fonti accreditate in varie occasioni, non ultimo dal CNI, con il Superbonus lo Stato non va solo in perdita, ma guadagna in termini di gettito fiscale connesso all’intero processo costruttivo.

Superbonus al 100% riaperto alle unifamiliari

L’idea di ridurre la percentuale del Superbonus si affianca ad un’altra ipotesi già ventilata in campagna elettorale, ovvero la riapertura alle unifamiliari dell’incentivo per la riqualificazione energetica. Come confermato dai numeri snocciolati nell’ultimo rapporto Enea, nel solo mese di settembre le asseverazioni presentate sono state oltre 63mila, per un investimento di ben 8,19 miliardi. Queste cifre si devono unicamente alla scadenza del 30 settembre imposta al Superbonus delle unifamiliari, pena la decadenza del diritto di accedere alla detrazione.

Leggi anche Report ENEA Superbonus: oltre 63.000 asseverazioni in un solo mese

Il prossimo Superbonus al 100% potrebbe perciò venire riaperto anche ai lavori di efficientamento nelle villette, introducendo come vincoli che l’immobile sia prima casa e un probabile tetto di reddito per coloro che sostengono i lavori.

Le cessioni dei crediti, il vero problema da risolvere

Purtroppo però i bonus edilizi hanno in comune un problema che non sembra trovare soluzioni. La cessione dei crediti resta un nodo da sciogliere estremamente complesso. Nonostante l’ultima circolare n.33/E dell’Agenzia delle Entrate, la responsabilità solidale che lega cedenti e cessionari alle eventuali frodi perpetrate a monte, resta ancora da chiarire. Le ultime sentenze della Corte di Cassazione hanno confermato la legittimità del sequestro dei crediti falsi anche a favore di cessionari che non hanno avuto in alcun modo a che fare con la frode.