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Superbonus 110 villette, la proroga per le unifamiliari potrebbe slittare al 30 settembre

Si attende la votazione in Commissione Finanze degli emendamenti al Dl 11/2023 che metterà qualche punto al tema della proroga per il Superbonus 110 villette, lo sblocco dello sconto in fattura per l'edilizia libera e la scadenza del 31 marzo della comunicazione di cessione del credito all'Agenzia delle Entrate

Superbonus 110 villette
Foto di Gino Crescoli da Pixabay

I tempi stringono entro il 31 marzo va comunicata all’Agenzia delle Entrate la cessioni del credito per le spese 2022

(Rinnovabili.it) – Nonostante non ci sia stato il voto atteso per ieri in Commissione Finanze sugli emendamenti al DL 11/2023, il Superbonus 110 per villette è sempre più vicino ad una proroga. La scadenza potrebbe posticipare il termine del 110 per le unifamiliari dal 31 marzo al 30 giugno, vagliando anche la proroga di sei mesi fino al 30 settembre.
A confermarlo è il relatore del cd Decreto Superbonus, Andrea de Bertoldi che si è espresso anche in merito al tema della cessione del credito e soprattutto dello sconto in fattura per l’edilizia libera.

Proroga superbonus 110 villette, ma il tempo stringe

Chi ha un cantiere aperto per riqualificare il proprio immobile indipendente sfruttando il Superbonus 110 villette in queste ore è letteralmente con il fiato sospeso. La scadenza al momento prevede per coloro che sono riusciti a completare il 30% dei lavori entro settembre, di portare in detrazione le spese del Superbonus fino al 31 marzo, ovvero la prossima settimana. L’iter di conversione in legge del Decreto Blocca Cessioni 11/2023 però si potrà protrarre fino a metà aprile. E’ chiaro che qualsiasi decisione in merito ad una proroga del 110 per le unifamiliari dovrà arrivare sottoforma di comunicato con successive precisazioni da parte del Fisco.

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Possibile proroga cessione del credito e sconto in fattura

Di pari passo al tema del Superbonus 110 per le villette c’è la questione della cessione del credito. Anche in questo caso è il 31 marzo a fare da spartiacque. Entro la prossima settimana andranno comunicate al Fisco le opzioni alternative alla detrazione diretta per le spese sostenute nel 2022 o le rate residue degli anni precedenti. Il problema principale è però la mancanza di acquirenti di questi possibili crediti, causata da una saturazione del mercato e dall’esaurirsi dei plafond delle banche. Per chi non riuscirà a cedere il credito entro la prossima settimana resta la possibilità di portarla in detrazione, deve però essere ci sufficiente capienza fiscale.

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A placare la situazione potrebbe arrivare un correttivo già approvato dal MEf, sottoforma di emendamento al dl 11 del 16 febbraio 2023, che prevede una proroga alla cessione del credito fino al 30 novembre, pagando una sanzione di 250 euro. Non servirà avere un contratto firmato di cessione, ma sarà sufficiente un semplice impegno delle parti.

Sblocco sconto in fattura per l’Edilizia libera e sismabonus

Al vaglio della Commissione Finanza c’è poi la questione della riapertura dello sconto in fattura per l’edilizia libera e per il sismabonus. Il relatore De Bertoldi conferma l’impegno del Governo nel sondare due possibili opzioni per i lavori già concordati prima del 16 febbraio ma non avviati : la prima è l’utilizzo del bonifico parlante, mentre la seconda potrebbe essere una doppia autocertificazione. Discorso similare verrà fatto per gli interventi che utilizzano il Sismabonus.