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E il baco da seta costruì una casa

Ricercatori del MIT hanno costruito un padiglione espositivo, trasferendo la tecnica di tessitura dei bozzoli dei bachi da seta al braccio robotico di una stampante 3D.

(Rinnovabili.it) – Dimenticatevi i mattoni, da oggi a costruire le case ci penseranno i bachi da seta. E’ questo il tema della ricerca di un team di scienziati del MIT che sono riusciti a “stampare” un prototipo di padiglione, osservando  la tecnica di tessitura dei bozzoli dei bachi da seta trasferendone le informazioni ad una  stampante 3D.

Per carpire i segreti dei bachi, i ricercatori hanno applicato agli insetti dei piccoli magneti, che hanno permesso di individuare otto differenti movimenti di tessitura in grado di realizzare strutture dalla differente densità e trama, estremamente resistenti esternamente, ma morbida internamente.

 

“Siamo riusciti a tracciare il movimento del baco da seta mentre costruisce il suo bozzolo”, afferma Neri Oxman, architetto fondatore del gruppo Mediated Matter Group e team leader, “il nostro obiettivo era quello di tradurre i dati movimento in una stampante 3D collegata ad un braccio robotico, al fine di studiarne la struttura biologica in scala più ampia”.

 

Le stampanti 3D oggi in commercio permettono di realizzare strutture omogenee, composte dallo stesso materiale e dalla stessa densità, in particolare quelle riservate alla stampa degli edifici, sono solitamente dispose su carriponte che ovviamente limitano i movimenti a tre assi di riferimento. Grazie allo studio condotto dal MIT è stato possibile superare questi limiti, riproducendo meccanicamente quello che la natura realizza quotidianamente, ovvero una stampante 3D multimateriale e multiforma, composta da una serie di bracci robotici completamente indipendenti tra loro e dunque in grado di variare la trama dei materiali, la densità, la resistenza ed ovviamente la forma.

 

Il Padiglione CNSILK, nato dalla duratura collaborazione tra gli scienziati del Media Lab del MIT, il WYSS Institute della Harvard University e la TUFTS University, sarà inaugurato il 22 aprile, dimostrando la perfetta sintesi tra biologia, scienza dei materiali, ingegneria e architettura.