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Spalma crediti Superbonus: il Governo valuta se estendere a 10 anni la compensazione

Spalma crediti Superbonus
Foto di Malvestida su Unsplash

Al momento lo spalma-crediti Superbonus in 10 anni è possibile solo per le comunicazioni arrivate al Fisco prima del 31 marzo 2023

(Rinnovabili.it) – Potrebbe esserci l’ipotesi di un nuovo spalma crediti per il Superbonus al vaglio dell’esecutivo. La modifica, riportata da alcuni organi di stampa, permetterebbe anche a coloro che non hanno sufficiente capienza fiscale, di recuperare i crediti fiscali rimanenti in un arco di 10 anni anzichè nei 4 anni previsti attualmente dalla norma. 

Spalma crediti in 10 anni: perchè

La possibilità di “spalmare” i crediti su un arco temporale più ampio è in già possibile, ma unicamente per le comunicazioni di cessione e sconto in fattura pervenute all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo 2023. A stabilire le nuove tempistiche di compensazione è stato il famoso Decreto Blocca Cessioni n.11/2023 poi convertito nella legge 38/2023.  L’attuazione delle misure è avvenuta grazie al relativo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che ha così concesso di ridurre l’entità della rata annuale di compensazione del credito fiscale del superbonus, aumentando la possibilità di non perderla per coloro che non avevano sufficiente capienza fiscale. 

L’ipotesi al vaglio del Governo permetterebbe di estendere questo spalma-crediti superbonus anche alle comunicazioni arrivate al Fisco successivamente al 31 marzo 2023. Aumentando il numero di anni per la compensazione, da 4 a 10, diminuisce l’importo della rata annuale che ciascun contribuente o impresa può portare in detrazione, abbassando di conseguenza la soglia della capienza fiscale

Un’ipotesi che potrebbe mettere tutti d’accordo

Non essendo un provvedimento ex novo, ma unicamente una proroga di una misura già in atto, la proposta potrebbe non essere ostacolata dal MEF, chiaramente contrario a qualsiasi tipo di norma che prolunghi la vita al Superbonus 110%. Se si deciderà di procedere a favore dello spalma crediti superbonus in 10 anni, sarà necessario trovare il giusto veicolo normativo. L’ipotesi di inserirlo nel recente Decreto Superbonus è ormai svanita con il passaggio del Ddl di conversione al Senato, al quale è arrivato il testo nella sua versione originale priva di emendamenti di proroga. 

Nonostante le oltre 30 modifiche normative apportate al sistema di incentivazione fiscale per l’edilizia, resta ancora da sciogliere il gravoso problema dei crediti incagliati, rimasti nei cassetti fiscali di cittadini ed imprese senza poter essere ulteriormente ceduti.

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