Bari città sostenibile con il nuovo Regolamento Edilizio che aggiornerà la normativa risalente al '36, per promuovere decoro, riqualificazione, verde pensile e raccolta delle acque meteoriche
(Rinnovabili.it) – Dopo 76 anni la città di Bari si prepara ad accogliere un nuovo regolamento edilizio, questa volta orientato a favore di “una città sostenibile e rispettosa dell’ambiente”. Dopo due anni di lavori si è infatti arrivati alla bozza definitiva che la prossima settimana verrà presentata alla giunta comunale per poi passare in consiglio e che prevede numerose norme che trasformeranno la città, aggiungendo “decoro” alle facciate, moltiplicando le aree verdi e valorizzando l’edilizia in classe A. Piena approvazione da parte dell’assessore all’Urbanistica Elio Sannicandro che ha definito il provvedimento come “un contributo epocale per la città” a seguito del quale dovrebbero iniziare interventi di trasformazione legati sia alle nuove costruzioni che agli edifici esistenti. Abolite antenne, cavi e condizionatori in facciata che dovranno essere spostati su terrazzi o facciate interne, lo stesso varrà per i pannelli fotovoltaici che dovranno risultare integrati agli edifici, inoltre il nuovo regolamento obbligherà i proprietari ad effettuare interventi di riqualificazione sul patrimonio edilizio esistente, prevedendo invece fin da subito specifiche tecniche in riferimento a prestazione energetiche, isolamento termico ed acustico per le nuove costruzioni.
Una volta entrato in vigore, il regolamento prevederà anche la realizzazione di numerose nuove aree a verde, tra le quali tetti giardino per i palazzi associati a cisterne per la raccolta delle acque meteoriche, per favorire il drenaggio dell’acqua nel terreno senza sovraccaricare le fognature e soprattutto per avviare un processo ri risparmio e recupero idrico.
Nonostante i buoni propositi e l’ovvia necessità di aggiornare un documento risalente al 1936, le norme contenute nel nuovo Regolamento sono state accolto con un certo scetticismo dai cittadini, che l’hanno interpretato come l’ennesimo problema da risolvere in un anno tutt’altro che roseo. Se la possibilità di trasformare Bari in un esempio di sostenibilità è stato riconosciuto dagli stessi cittadini come un nodo fondamentale da sciogliere, l’obbligo di riqualificare senza alcun tipo di aiuto economico da parte degli enti locali ha sollevato non poche critiche.