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Sostegni Ter è legge: conferme su cessioni, caro prezzi, CCNL e sanzioni

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via Pixabay

Si attende ora la pubblicazione della Legge sul Sostegni Ter in Gazzetta

(Rinnovabili.it) – Il Decreto Sostegni Ter è legge. La Camera ha approvato in via definitiva la conversione del Dl 27 gennaio 2022, n. 4, contenente le misure urgenti di sostegno alle imprese e per il contenimento dei rincari dei prezzi energetici.

Nel testo, ora atteso in Gazzetta, restano fermi i paletti di cui già si era a conoscenza sui bonus edilizi. Di fatto la nuova legge ingloba alcuni punti dell’ultimo Decreto antifrodi, sulle limitazioni al numero di cessione del credito, sull’obbligo di contratti collettivi di lavoro sopra una certa soglia e sulle sanzioni agli asseveratori. Novità in materia di rigenerazione urbana e conferme sul fronte del caro prezzi per i contratti pubblici.

Bonus edilizi e cessioni dei crediti

Per quanto sia un punto non ancora privo di punti di domanda, la Legge di conversione del Sostegni Ter fissa il limite di tre cessioni totali per il credito d’imposta. Come già accennato in passato, le due cessioni successive alla prima saranno possibili solo a favore di istituti finanziari accreditati. Su questo tema sono molte le ansie del mercato edilizio e non solo, preoccupato di cosa accadrà nel momento in cui il plafond delle banche destinato alle cessioni si esaurirà. Resta il “credito jolly” nel regime transitorio per coloro che hanno usufruito della prima cessione o sconto in fattura ante 16 febbraio.

Contratti collettivi e sanzioni pesanti

A partire dal 27 maggio 2022, le imprese che vorranno usufruire dei bonus edilizi con lavori di importo superiore ai 70mila euro, dovranno applicare i CCNL (contratti collettivi nazionali di lavoro). Molte le lacune e le polemiche anche su questi fronte.

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Caro materiali e appalti pubblici

Il Sostegni Ter entra nel merito del rincaro dei prezzi nei materiali da costruzione e dell’energia, prevedendo la possibilità di aggiornare i prezzi degli accordi a partire dal 27 gennaio fino al 31 dicembre 2023. A questo proposito i attende un decreto del Mims dedicato alle determinazioni dei prezzari regionali in base alle linee guida ministeriali.

Rigenerazione urbana

Proroga di 1 mese, dal 31 marzo al 30 aprile, per l’invio delle richieste di contributo per interventi di rigenerazione urbana in Comuni con meno di 15.000 abitanti.

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