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SDE: ‘Med in Italy’ ai primi posti della classifica

Sono iniziate ieri le dieci gare che vedranno sfidarsi i prototipi super efficienti. Primi classificati per il concept "Architettura" i francesi con CANOPEA, seguiti da Germania e Italia.

Prosegue a pieno regime il Solar Decathlon Europe 2012, le Olimpiadi dell’architettura ad emissioni zero concepita e costruita da team universitari, che fino al 30 settembre si sfideranno sul campo di battaglia di Villa Solar a Madrid, confrontandosi su 10 differenti tematiche strettamente legate all’efficienza energetica, alla sostenibilità ed alla tecnologia. Importante riconoscimento per il prototipo tutto italiano che si trova tra le prime tre posizioni della classifica generale aggiornata in tempo reale. I primi due contest, rispettivamente “Architettura” e “Ingegneria e Costruzioni” hanno già annunciato i primi prototipi vincitori di categoria guadagnandosi punti cruciali in vista della premiazione finale

Per la categoria ARCHITETTURA si è aggiudicato il primo posto il progetto dell’università francese di Rhône-Alpes con il loro progetto “Canopea” segnalato dalla giuria per le interessanti soluzioni di design applicate per favorire il massimo comfort senza dimenticarsi dell’ambiente. Secondo posto per l’equipe tedesca della RWTH Aachen University e terzo posto per il progetto italiano MED in Italy.

CANOPEA (Francia) – 1° concept “Architettura”

Creato nel 2009 da studenti provenienti da diversi istituti universitari, il prototipo realizzato dal team francese di Rhône-Alpes vuole rispondere prima di tutto al problema della densità urbana, ideando oltre che un singolo modello abitativo, anche un intero agglomerato urbano. Il team francese ha perciò elaborato la”nanotower“, ovvero una torre dalla dimensioni contenute, composta da tanti moduli abitativi indipendenti, impilati tra loro ed alternati con uffici, negozi e servizi. Collegando a loro volte le varie torri attraverso corridoi sopraelevati si creano nuove comunità, nuovi quartieri o addirittura nuove città, dove i servizi comunemente collocati sul piano strada vengono spostati all’interno delle torri, inserite all’interno di una grande smart grid energetica.

Il Prototipo presentato al SDE rappresenta un estratto degli ultimi due livelli della casa torre, dove per altro trovano posto gli spazi comuni ed i servizi energetici, quali i pannelli fotovoltaici, il solare termico, il sistema di raccolta delle acque piovane e la vegetazione pensile. Vincitore del contest”Architettura” il prototipo di Canopea si basa su due concetti base: modularità e flessibilità. Tutti gli spazi interni sono trasformabili, mantenendo inalterato il livello di comfort di esposizione e di ventilazione naturale, e destinando il passaggio degli impianti e delle reti in un unico nucleo interno prefabbricato. Ovviamente è garantita la completa indipendenza energetica sia grazie alle strategie attive (PV,solare termico, raccolta acque, pannelli radianti) che alle strategie passive (ventilazione naturale, involucro altamente isolante, brise-soleil, esposizione).

COUNTER ENTROPY (Germania) – 2° concept “Architettura”

Quasi 50 studenti compongono il team proveniente dalla RWTH Aachen University (Germania) autore del prototipo “Counter Entropy”, dove la produzione di energia rinnovabile solare, la riduzione dei rifiuti ed il loro riutilizzo e la salvaguardia dell’ambiente anche attraverso la conservazione delle risorse, sono i pilastri fondanti del progetto. Il prototipo si sviluppa su un unico piano orizzontale, sopraelevato rispetto al terreno e coronato da una struttura di copertura piuttosto importante, soprannominata “Climate-Roof”, realizzata seguendo un sistema ingegneristico solitamente utilizzato per la costruzione dei ponti, che ha permesso di liberare gli spazi interni dalla struttura portante e di trasformare lo stesso tetto nel “contenitore” degli impianti tecnologici per la produzione di energia.

Caratteristica interessante del prototipo tedesco son o i materiali utilizzati per la sua costruzione tutti provenienti da processi di riciclo o addirittura recuperati da precedenti costruzioni, come le travi di legno appartenenti ad uno stadio qui usate per il pavimento, vecchi CD utilizzati per costruire le pareti interne o ancora i mobili in legno provenienti dalle discariche. Un ulteriore punto a favore del “Counter Entropy” è la soluzione impiantistica adottata per alimentare la casa, in grado attraverso un particolare processo, di produrre energia termica senza ricorrere ai processi termodinamici e perciò con la necessità di alimentare con energia elettrica solo le pompe di calore.

MED IN ITALY (Italia) – 3° concept “Architettura”

Tra i primi classificati per le premiazioni del concept dedicato all’architettura troviamo anche il prototipo italiano “MED in Italy”, ideato dall’Università Roma Tre con la collaborazione della Sapienza e realizzato a Bolzano presso RubnerHaus. Nato per soddisfare le esigenze abitative tipiche del sud del Mediterraneo, il prototipo italiano produce energia e consuma 5 volte in meno rispetto ad una tradizionale abitazione. Le strategie progettuali prendono spunto diretto dalla tradizione, realizzando un involucro perfettamente isolato in qualunque periodo dell’anno.

Cinque le parole chiave che lo stesso team ideatore ha coniato per MED in Italy: Passiva, grazie alla soluzione a pacchetto adottata per realizzare l’involucro preassemblato in fabbrica e riempito in loco con inerti naturali; Attiva, generando più energia di quella richiesta grazie al PV e applicando sistemi domotici di alto profilo; Rapidità, per ridurre i costi, migliorare le prestazioni e contrarre i tempi di realizzazione, servendosi dei processi di industrializzazione e minimizzando le difficoltà di trasporto; Ecoattenta sia nel’impiego dei materiali che nel loro ciclo di vita; Densa, riferendosi alla densità abitativa della struttura che consente minore uso del territorio, ma anche costi di costruzione ridotti.