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Urbanizzazione sostenibile: in Cina il progetto pilota made in Italy

Saranno 20 realtà italiane ad esportare l'urbanizzazione sostenibile made in Italy in Cina grazie al progetto "I Giardini di Galileo", sviluppato in collaborazione con il GSE

Urbanizzazione sostenibile in Cina il progetto pilota made in Italy

 

(Rinnovabili.it) – Sarà una rete di 20 imprese italiane operanti nel campo della green economy e dello sviluppo sostenibile la protagonista del progetto “I Giardini di Galileo” dedicato all’incentivazione dell’urbanizzazione sostenibile tra Italia e Cina.

 

Andando incontro ad un mondo dove il numero di persone residenti nei centri urbani crescerà in pochissimi anni in maniera esponenziale, l’esigenza di individuare una soluzione per la progettazione e l’urbanizzazione sostenibile è di vitale importanza. Buona parte delle metropoli cinesi hanno già raggiunto la capienza vitale massima, anche per questo motivo la collaborazione italiana potrebbe apportare un contributo non indifferente.

La presentazione del progetto è avvenuta ieri al GSE, in concomitanza del Business Forum di Pechino al quale hanno preso parte anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ed il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi.

Il progetto pilota italiano di urbanizzazione sostenibile sviluppato con la collaborazione di Confindustria e Corrente, l’iniziativa del Gestore dei Servizi energetici che aggrega e supporta più di 2.000 aziende del cleantech italiano,  permetterà inoltre di creare un polo universitario a nord ella riserva di Qingdao, nella provincia dello Shandong e si svilupperà attraverso sei punti fermi:

  1. riequilibrio demografico tra città e aree rurali,
  2. rispetto del contesto socio-economico,
  3. contenimento dei consumi energetici,
  4. utilizzo delle fonti rinnovabili,
  5. riduzione delle emissioni climalteranti,
  6. aumento della qualità della vita.

 

“Le imprese coinvolte in questa iniziativa dal Gse sono in grado di sviluppare servizi urbani di ultima generazione, preservando il patrimonio storico e architettonico locale, unendo fantasia e creatività italiane, con la millenaria tradizione culturale cinese’’, dichiara Nando Pasquali, presidente e amministratore delegato del Gse.

 

Al termine del Business Forum sino-italiano il Gse ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il distretto economico di Zhenjiang, rafforzando così il dialogo avviato con le istituzioni cinesi per promuovere la filiera italiana della tecnologia pulita anche in quel distretto e preparare il terreno per nuove iniziative imprenditoriali in tutta la Cina.