Energia pulita, materiali naturali e tanto verde saranno le componenti della nuova greencity, Villages Nature in costruzione a pochi chilometri da Parigi
(Rinnovabili.it) – A poco più di 30 km da Parigi e poco distante da Disneyland Paris, entro il 2016 sorgerà la prima greencity della Francia, un vero e proprio polo turistico green, perfetta commistione tra architettura e natura.
Battezzata Villages Nature, la nuova greencity parigina comprenderà ben 1.730 residenze che verranno realizzate in bioedilizia, legno e materiali naturali, sfruttando anche le potenzialità dei giardini pensili.
Ma il verde sarà solo una delle componenti che contribuirà a rendere green il Villages Nature, il risparmio energetico e la produzione di energia rinnovabile, saranno due ulteriori component del progetto.
“La Natura è celebrata ogni giorno attraverso l’arredamento, la cucina, i giochi e ovviamente le fonti energeticheprovenienti da madre natura: la geotermia,, il sole e il vento. Autentico festival di colori e di profumi, di forme e di materiali, il giardino è ludico e floreale di giorno e musicale e fantastico di note”, afferma Thierry Huau, paesaggista, urbanista ed etnobotanista francese di fama internazionale, nonchè uno dei due ideatori della greencity accanto a Joe Rohde, Vicepresidente Senior di Walt Disney Imagineering.
La greencity Villages Nature è stata inoltre scelta dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) per partecipare al al “Partenariato mondiale per il turismo sostenibile”, inoltre gode della qualifica di “operazione di interesse nazionale” e “progetto di interesse generale” da parte delle autorità francesi.
L’esperimento contribuirà anche a valorizzare la biodiversità del sito,, sensibilizzando i visitatori, pemettendo nello stesso tempo di minimizzare l’impatto ambientale del progetto sul sito, attraverso una strategia di azzeramento, riduzione e compensazione dell’incidenza della sua realizzazione mediante la preservazione di distese erbose e degli isolotti boscosi, nonchè la creazione di “corridoi ecologici” e l’acquisizione di aree di boscaglia periferica compensativa.