(Rinnovabili.it) – Cosa fa di una città una smart city? E come faremo ad affrontare l’esponenziale aumento della popolazione urbana che entro il 2030 avrà raggiunto i 5 mld di individui?
Per comprendere i processi chiave di questi meccanismi ed individuare i parametri di riferimento in grado di trasformare le città per renderle adatte a mutazioni simili, i ricercatori della McKinsey&Company hanno prodotto un database completo di dati economici, sociali ed ambientali riferiti a 80 casi studio, ottenuti a partire dalle interviste a 30 sindaci provenienti da 4 continenti diversi, in cui si è cercato di capire quali azioni intraprese dalle autorità locali hanno permesso di migliorare i processi di pianificazione urbana ed edile e la gestione finanziaria.
La ricerca “How to make a city great” dimostra che le città che sono riuscite ad ottenere i risultati migliori sono quelle in cui i rispettivi leader hanno applicato tre semplici regole:
1) La crescita intelligente (Smart growth) – pianificando al meglio lo sviluppo della città per garantire ai cittadini le migliori condizioni di vita presenti e future. Nel report è chiaro come una Smart City, per essere tale, deve integrare l’ambiente nel processo decisionale ed economico della città, investendo nelle infrastrutture capaci di ridurre le emissioni, i rifiuti ed il consumo d’acqua, nonché investendo nella costruzione di comunità ad alta densità. Le smart city inoltre coinvolgono nel processo decisionale anche le comunità locali e regionali, elemento indispensabile per il corretto funzionamento della “macchina urbana”.
2) Fare di più con meno – Inteso sia come fattore economico che come risorsa, riducendo gli sprechi a livello energetico ed ambientale, e contenendo i costi economici grazie alla trasparenza nella transizioni. I leader delle Smart City si sono inoltre dimostrati capaci di instaurare partnership pubblico-privato di successo, garantendo il raggiungimento di obiettivi decisamente elevati, ma ad un costo ridotto grazie ad una gestione creativa della concorrenza tra le aziende.
3) Sostenere l’importanza del cambiamento – Per rendere i cittadini partecipi delle trasformazioni “smart”, sia dal punto di vista lavorativo che nell’impegno domestico. Tra le interviste effettuate per il Report McKinsey, è chiaro come le città che hanno saputo gestire al meglio queste situazioni, siano quello con alle spalle una squadra amministrativa ed un team di dipendenti pubblici responsabili, ben preparati e specializzati. Una situazione di questo tipo è raggiungibile solo investendo nella formazione di forza lavoro locale e giovane, per creare professionalità sempre più specializzate ed evitare la famosa e triste “fuga di cervelli”.
Rispondere alla domanda “Cosa fa di una città una Smart City” è tutt’altro che facile, tuttavia è chiaro come l’impegno dell’amministrazione cittadina nella creazione di un programma a lunga scadenza che prescinda dalla temporalità delle cariche governative e che coinvolga direttamente i cittadini e le potenzialità già proprie della città, sia un passaggio obbligato per raggiungere nel minor tempo obiettivi sempre più alti.