Immobili a prezzi accessibili ed emissioni zero entro 30 anni per l'intervento di rigenerazione urbana dello scalo ferroviario di Milano Greco, il progetto Innesto
Il progetto del distretto è firmato dagli architetti Barreca & La Varra
(Rinnovabili.it) – Può il social housing garantire un’impronta di carbonio zero oltre a fornire alloggi a prezzi accessibili? Secondo il progetto Innesto, vincitore del concorso Reinventing Cities di C40 per la riqualificaizone dello Scalo ferroviario milanese di Greco Breda, la risposta è affermativa.
Progettato dagli architetti Barreca & La Varra, con il supporto di Arup insieme al Fondo Immobiliare Lombardia (FIL), l’intervento sfrutterà una rete di teleriscaldamento di quarta generazione, una progettazione circolare e l’integrazione di spazi verdi, per mantenere l’impronta di carbonio quasi nulla.
Da Scalo merci a Social housing nel verde
Secondo quanto preannunciato dai suoi creatori, il progetto metterà a disposizione il 72% di aree verdi, come un “Innesto” verde nel cuore di Milano. La rigenerazione urbana permetterà di collegare il quartiere storico di Precotto con l’ex area industriale della Bicocca, oggi importante polo universitario.
Leggi anche Milano 2030: le 100 torri che definiranno il nuovo skyline
“Come una sorta di sandbox per la sostenibilità urbana, il partenariato tra il settore pubblico e quello privato dovrebbe essere un intervento replicabile e scalabile per testare iniziative a emissioni zero e informare il futuro processo decisionale”, commenta Arup.
Carbon Neutral in 30 anni
La proposta vincitrice di C40 prevede alcune strategie per abbattere l’impronta di carbonio:
- una rete di teleriscaldamento decentralizzati di quarta generazione alimentato da fonti rinnovabili;
- un sistema di recupero del calore dalle acque reflue ad integrazione della rete;
- edifici Nearly Zero Energy progettati seguendo i principi di economi circolare anche nell’approvvigionamento dei materiali da costruzione, sfruttando modularità e preassemblaggio;
- le terre di scavo verranno reimpiegate per il biorisanamento del paesaggio, creando orti urbani, tetti verdi, vivai e paesaggi “commestibili”;
- la promozione di una mobilità leggera e sostenibile, disincentivando l’auto privata per favorire i collegamenti pubblici, ciclopedonali o le auto in sharing;
- un sistema di compensazione delle emissioni per colmare gli eventuali debiti di carbonio.
Il Distretto di Social Housing Innesto servirà anche per testare e promuovere la digitalizzazione dei servizi tipici della smart city. Le soluzioni agiranno sulle 4 aree chiave: ambiente, architettura, tecnologia e innovazione sociale. Come le applicazioni per la gestione della casa o per la prenotazione dei servizi interni al quartiere, con l’obiettivo di diffondere buoni comportamenti e buone pratiche.