Il Future Food district è il supermercato digitale che secondo il MIT popolerà le smart city del 2050. Realizzato da Coop con Accenture questo spazio interattivo guida i visitatori in un'esperienza di acquisto a realtà aumentata
(Rinnovabili.it) – All’EXPO di Milano è stato presentato il Future Food District, il supermercato intelligente che forse sarà la normalità nelle smart city del futuro.
Questo spazio interattivo, in cui i clienti possono trovare i prodotti più in linea con le loro preferenze guidati da una app e dai sensori sparsi per il supermercato, è stato teorizzato da Carlo Ratti, Direttore del MIT Senseable City Lab di Boston e realizzato da Coop in collaborazione con Accenture.
Una delle caratteristiche principali delle smart city è la digitalizzazione degli spazi ed il miglioramento dei servizi, che saranno sempre più interattivi e tagliati sulle esigenze dei cittadini. Quindi secondo il prestigioso ateneo del Massachuttes è probabile che nel 2050 farci guidare da uno smartphone per gli scaffali del supermercato di una città intelligente sarà normalità, così come spostarci nelle macchine senza guidatore e tanti altri piccoli aspetti della vita quotidiana saranno dominati dalla tecnologia.
Il supermercato Coop delle smart city
Gli scaffali del supermercato Coop di 2.500 mq sono collegati ad un sistema di Shelf Replenishment, che permette all’operatore nel magazzino di verificare in tempo reale se è necessario rifornire o meno un determinato reparto.
L’enorme struttura è pensata come un mercato rionale moderno, in cui socializzare, passeggiare, curiosare ed imparare la storia dei prodotti. Per accentuare l’effetto e dare ai visitatori un’idea della vastità del Future Food District l’accesso dei visitatori-clienti avviene dall’alto, in modo che possano localizzare immediatamente le cinque filiere che caratterizzano il complesso. Il visitatore potrà passeggiare in cinque zone differenti nelle quali basterà sfiorare i prodotti per consultare l’etichetta aumentata; una schermata con tutte le informazioni che di solito riusciamo a trovare in rete ma che non vengono raccontate sulle etichette tradizionali per problemi di spazio.
La digitalizzazione dei servizi urbani in questo caso è mirata all’etica e alla trasparenza, per guidare il visitatore in uno spazio intelligente a realtà aumentata, nel quale “La Piazza” è il punto in cui si mostrano le ultime tecnologie agricole come le fattorie urbane idroponiche e le colture di alghe per produrre biodiesel.