Degni delle più fantasiose trame hollywoodiane, i software dedicati alle smart city potrebbero arrivare addirittura a prevedere i crimini prima che accadano
(Rinnovabili.it) – La ricerca della perfetta smart city sta ormai interessando il mondo intero. Tra le caratteristiche ricorrenti maggiormente richieste e globalmente riconosciuti che interessano le smart cities, l’importanza della tecnologia e dell’informazione multimediale occupa sicuramente uno dei primi posti in classifica.
Tuttavia questa ricerca porta a volte a risultati al limite del possibile, in bilico tra quella che potrebbe essere interpretata come una gestione intelligente delle informazioni o come un’invasione della privacy personale. In un certo senso è quello che sta accadendo a Chicago dove il software “sentiment analysis”, ha il compito di scandagliare i social network e le comunicazioni dell’intera città per individuare in anticipo comportamenti criminali, arrivando a bloccare i crimini prima ancora che accadano. Una trama molto simile al celebre film Minority Report, ma che in realtà rappresenta ciò che potrebbe significare vivere in una città intelligente.
Nel tentativo di individuare preventivamente quali azioni intraprendere per trasformarsi in smart city, il professor Rob Kitchin della National University of Ireland Maynooth (NUI Maynooth) ha lanciato il progetto Programmable City, una ricerca avanzata che permetterà di individuare quali computer software potrebbero essere utili allo sviluppo della città e quali potrebbero comportare dei problemi.
Il progetto ha già ricevuto un finanziamento di €2.3 millioni dall’European Research Council per indagare le best practice al momento in fase di sviluppo che coinvolgono progetti dedicati alle città intelligenti, come i software IBM sviluppati per Dublino o i software sviluppati per Boston.