Rinnovabili • Rinnovabili •

Smart city: 100 milioni di euro per i piccoli comuni

100 milioni di euro sono destinati a trasformare in smart city i comuni italiani sotto i 5000 abitanti. D'ora in poi anche i piccoli centri potranno diventare smart

Smart city: 100 milioni di euro per i piccoli comuni

 

(Rinnovabili.it) – Domani verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la convenzione tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Anci per i “Nuovi progetti di intervento nei comuni italiani con meno di 5000 abitanti.

Dal 13 maggio i piccoli centri interessati all’efficientamento del patrimonio edilizio che vogliono trasformarsi in centri urbani intelligenti, potranno fare domanda per accedere ai 100 milioni di euro stanziati dall’articolo 3 del Decreto Sblocca Italiaper le opere e le infrastrutture dei piccoli comuni.

Il decreto di attuazione dà la priorità alla riqualificazione e la manutenzione del territorio, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la messa in sicurezza ed il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici, in particolare scolastici e di assistenza e la riqualificazione delle aree dismesse.

 

La ripartizione regionale dei comuni con i requisiti per accedere al finanziamento vede come capolista la Lombardia, con ben 1085 comuni sotto i 5000 abitanti, seguita dal Piemonte (1073), la Campania (334), la Calabria (326)  ed il Veneto (314) mentre le altre regioni hanno una percentuale di piccoli comuni abbastanza bassa quindi si aggiudicheranno un finanziamento meno importante.

 

Gli interventi smart city realizzabili con il programma “Nuovi progetti di intervento”

  • Qualificazione e manutenzione del territorio: recupero volumetrie esistenti, riqualificazione aree dismesse, prevenzione del dissesto idrogeologico
  • Incremento dell’efficienza energetica: efficientamento patrimonio edilizio pubblico e impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, come i parchi fotovoltaici
  • Messa in sicurezza degli edifici pubblici, con particolare attenzione alle strutture con maggiore fruizione pubblica come le scuole

 

L’aggettivo smart city che fino ad ora è stato una prerogativa delle grandi città adesso sarà una caratteristica anche dei piccoli centri, che riusciranno a formare una rete intelligente diffusa nel territorio italiano, migliorando le caratteristiche energetiche di uno dei paesi con il patrimonio edilizio più antico, e meno efficiente, del mondo.