Entro il 2050 il 68% della popolazione mondiale vivrà nei centri urbani
(Rinnovabili.it) – Auto a guida autonoma elettriche o a idrogeno, trasporto passeggeri e merci tramite droni, un’intelligenza artificiale che gestisce il traffico e la distribuzione energetica dell’energia rinnovabile, edifici intelligenti in grado di autoregolare il comfort consumando il meno possibile, piattaforme software e gemelli digitali sui quali testare le soluzioni di pianificazione e accesso ad ogni genere di servizio in tempo reale tramite servizi digitalizzati. In realtà non si tratta di un futuro poi tanto lontano ma di soluzioni che già ora una smart city potrebbe offrire ai suoi cittadini. Il tutto ovviamente inserito in un ambiente confortevole, pulito, accessibile e verde.
Se pensiamo che entro il 2050 il 68% della popolazione mondiale vivrà nelle città, è bene sin da ora imparare a progettarle meglio. Ma non vi aspettate che queste caratteristiche siano proprietà esclusiva delle grandi metropoli, tutt’altro. Già oggi le piccole-medie città rappresentano quasi il 45% del territorio urbano, soprattutto dei paesi a basso reddito.
Ecco dunque alcune caratteristiche che non potranno mancare alle smart cities del prossimo futuro.
Un Gemello Digitale della smart city
Una Città intelligente utilizza la tecnologia per migliorare ogni genere di aspetto infrastrutturale urbano. Una copia perfetta della Smart City, un Digital Twin, permetterà di testare i migliori scenari di pianificazione, risolvere i problemi prima ancora che accadano, prevedere l’effetto del cambiamento climatico e adeguare di conseguenza i servizi. Ma anche calcolare preventivamente quale tecnologia per la produzione di energia rinnovabile impiegare e dove installarla. Il tutto ovviamente in tempo reale, senza mettere mano ai servizi fino alla totale certezza.
Gestione del traffico digitale per migliorare la qualità dell’aria
Anche in questo caso è la digitalizzazione dei servizi a venire in soccorso dei cittadini. I semafori della smart city di domani avranno integrato un sistema di monitoraggio per ridurre i tempi di viaggio dei cittadini ed una serie di sensori per monitorare la qualità dell’aria. I dati raccolti confluiscono in un unica piattaforma dove un’intelligenza artificiale o banalmente un software gestirà al meglio semafori incroci e mezzi pubblici, per ottimizzare tempi e ridurre l’inquinamento. Una soluzione di questo tipo è già in funzione a Copenhagen.
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Parcheggi automatizzati e più verde
Nella smart city di domani dimenticheremo anche le ore trascorse a cercare un posto dove lasciare la propria auto. I parcheggi automatizzati già ora forniscono in verticale ciò che solitamente vediamo spalmato sulla città. Essendo le auto prevalentemente elettriche il parcheggio sarà dotato di sistemi per la ricarica integrata. Inoltre lo sharing, la condivisione del mezzo, sarà all’ordine del giorno, economicamente sostenibile, ma soprattutto di facile accesso.
Crescendo in vertiale si libererà spazio per aumentare il verde urbano con parchi attrezzati e digitalizzati, sufficientemente grandi da riuscire a combattere le isole di calore.
Gestione intelligente dei rifiuti
La città di San Francisco è stata dotata di una rete di sensori a tappezzare l’intera città, capaci di rilevare la necessità di svuotare i cassonetti, la pulizia delle strade in un quartiere piuttoso che in un altro, l’ottimizzazione della raccolta. Aggiungendo tecnologie smart in grado di aiutare i cittadini nella raccolta differenziata e includendo strategie per il riciclo, il peso per le discariche verrebbe notevolmente ridotto.
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Niente perdite d’acqua o energetiche
In Italia secondo i dati Istat, nel 2020 sono andati persi 41 metri cubi d’acqua al giorno per km di rete solo nei capoluoghi e nelle città metropolitane. Un vero colabrodo di sprechi di risorse idriche ed economiche. Anche in questo caso ecco che la smart city del futuro interverrà con rilevatori capaci di “ascoltare” le perdite. Registratori di rumore che individuano le perdite e contatori d’acqua intelligenti per misurare i consumi dell’utente finale gestendo al meglio la rete. Un progetto simile è in fase di sperimentazione in Danimarca.
Edifici più green
E’ risaputo che il comparto delle costruzioni è responsabile per oltre il 30% dei consumi energetici e per il 40% delle emissioni. Partendo dal presupposto che gli edifici di domani saranno costruiti secondo i principi dell’economia circolare e carbon neutral, si aggiungerà allo scenario una domotica integrata direttamente connessa con la smart grid della città. Elettrodomestici con IoT che si attivano quando più conveniente, luci e condizionamento attivo solo con la presenza di persone nella stanza, finestre intelligenti autoscuranti e fotovoltaiche e contatori smart per ridurre al minimo consumi e sprechi.
La sicurezza informatica
Gran parte dei servizi offerti dalle smart cities sono digitali per questo motivo la sicurezza informatica sarà una priorità. Se tutto è connesso la privacy dei dati diventa imprescindibile, così come la vulnerabilità delle smart grid o dell’Internet of Things.