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Smart City: 1,1 miliardi di dispositivi connessi nel 2015

Smart City: nel 2015 1,1 miliardi di dispositivi connessi

 

(Rinnovabili.it) – Secondo l’istituto di ricerca Gartner nel 2015 ci saranno più di 1,1 miliardi di dispositivi connessi nelle smart city e nel 2020 questo numero salirà a 9,7 miliardi.

Il settore delle città intelligenti è in costante crescita e secondo l’istituto di ricerca di Stamford si possono chiamare con questo nome “le aree urbanizzate dove diversi settori collaborano per rendere la gestione più sostenibile grazie all’analisi di informazioni di contesto in tempo reale condivise da sistemi tecnologici specializzati”.

 

Uno degli elementi fondamentali di questi innovativi centri urbani è Internet delle cose (IoT), l’estensione della rete al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti. Un esempio pratico di questa tecnologia sono i semafori che riprogrammano la loro durata in base al traffico comunicato loro in tempo reale da telecamere di sorveglianza sparse nel territorio cittadino. La ricerca ha dimostrato che la maggior parte degli investimenti in questo settore proviene dai privati e che le smart homes e gli edifici intelligenti rappresentano il 45% del totale degli oggetti connessi nel 2015, e nel 2020 saranno l’81%.

 

“La maggior parte della spesa della Internet of Things (IoT) per le smart cities arriverà dal settore privato. Questa è una buona notizia per i TSP perché il settore privato ha cicli di approvvigionamento più brevi del pubblico”, nota Bettina Tratz-Ryan, Vicepresidente delle Ricerche della Gartner.

 

Il settore che avrà l’incremento più veloce sarà l’illuminazione LED smart che passerà da 6 milioni di unità installate nel 2015 a 570 milioni di elementi nel 2020, con un abbassamento enorme del dispendio energetico per l’illuminazione cittadina. Altri aspetti che interesseranno la vita quotidiana delle persone saranno i parcheggi smart, il monitoraggio della qualità dell’aria ed il miglioramento della sicurezza nelle strade e negli spazi pubblici.

 

“Le case non saranno solo interconnesse ma centri abilitati dall’informazione, con servizi integrati per sorvegliare i parametri dell’ambiente domestico creando un valore per la casa e per la persona. La casa diventerà uno spazio ancora più personale che offre assistenza e molteplici servizi”, osserva la Vicepresidente.

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