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Solo con un approccio condiviso e umanocentrico le Smart Cities in Italia avranno successo

Maggiore collaborazione tra pubblico e privato, lungimiranza, visione condivisa e cittadini coinvolti, sono le importanti rivelazioni emerse durante il convegno “Smart City. Roadmap per il Governo”, organizzato da Q8 Italia, che ha messo in evidenza luci e ombre delle smart cities in Italia, proponendo importanti soluzioni per assicurare che le tecnologie avanzate possano portare reali benefici in efficienza e qualità della vita

Smart Cities in Italia
credits: Q8 Italia

Gilberto Pichetto Fratin, MASE: “In questo contesto storico è necessario porre un’attenzione strategica nei confronti delle città”

Tecnologie avanzate, infrastrutture sostenibili, mobilità smart e servizi digitalizzati, sono certamente alla base del progresso di una città che vuol diventare “intelligente”, ma senza una visione lungimirante umanocentrica e sviluppata su una partnership pubblico-privata, non sarà possibili raggiungere i traguardi prefissati per le Smart Cities in Italia. Sono questi i temi cruciali trattati ieri a Roma in occasione dell’interessante convegno “Smart City. Roadmap per il Governo” organizzato da Q8 Italia, divisione italiana della Kuwait Petroleum International presso l’Auditorium dell’Ara Pacis.

Numerosi gli interlocutori intervenuti all’evento che è stato aperto da Fadel Al-Faraj, Executive Vice President Marketing, Kuwait Petroleum International, e dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Parte integrante del percorso di Q8 Italia verso la promozione delle smart city, il convegno ha dato la parola ai molti attori che svolgono un ruolo determinante nell’evoluzione di una città intelligente. Nel coso della giornata sono intervenuti anche Giorgio Silli, Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Sabrina Alfonsi, Assessora all’agricoltura, all’ambiente e ciclo dei rifiuti del Comune di Roma, Massimiliano e Doriana Fuksas, Architetti, Giulio Sapelli, Fondazione Eni Enrico Mattei, Luca Gastaldi, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Smart city del Politecnico di Milano, Alberto Gambino, Prorettore presso Università Europea di Roma, Alessandra Paola Ghisleri, Sondaggista e Direttrice di Euromedia Research, Guido Scorza, Componente del Garante per la protezione dei dati personali, Giuseppe Cassano, Professore e Direttore Dipartimento di Scienze Giuridiche European School of Economics.

L’importanza del rapporto pubblico privato

A sinistra: Fadel Al-Faraj e il Ministro Pichetto Fratin

Siamo in una fase di evoluzione nella quale la transizione energetica, connessa a quella digitale, sta dando nuova forma alle città, che diventano così laboratori per nuove pratiche di sostenibilità. Sono nove le città italiane selezionate dalla Commissione europea per la “Missione 100 città climaticamente neutre entro il 2030”, un progetto che intende accelerare la transizione delle aree urbane verso la neutralità climatica”, ha esordito Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

Se da un lato l’Italia sta dimostrando sempre maggior impegno in questo ambito con oltre un quinto dei Comuni che nell’ultimo anno ha avviato progetti legati alle implementazioni intelligenti, dall’altro emerge con chiarezza l’esigenza di una maggiore attenzione nei confronti di una simbiosi che andrà necessariamente valorizzata: la collaborazione tra i settori pubblico e privato, come binomio imprescindibile capace di mettere a fattor comune le esigenze di tutti gli attori coinvolti e di garantire una visione strategica integrata.

Un valore aggiunto chiaramente evidente nei progetti degli Architetti Fuksas, che proprio in occasione del convegno hanno mostrato alcune delle loro opere con connotazioni smart a livello globale come l’Headquarters and Research Centre Ferrari a Maranello, lo smart parking di Mantova e altri esempi come l’Aeroporto di Shenzhen, il Centro Congressi La Nuvola di Roma e il progetto urbanistico per The Line di NEOM. Tutti interventi che dimostrano l’efficacia di una partnership pubblico-privata che crea soluzioni innovative e sostenibili per affrontare le sfide urbane, ma successivamente le mette a disposizione della comunità pubblica fornendo anche gli strumenti per gestirle. 

Le smart cites in Italia viaggiano a due velocità

Parlare di smart cities in Italia e nel mondo significa rapportarsi con le molteplici tecnologie che oggi permettono di affrontare la meglio la transizione energetica come l’Internet of things (IoT), l’Intelligenza Artificiale (AI), il Cloud Computing, la Blockchain e il Digital Twin. Strumenti innovativi essenziali per la gestione integrata e intelligente delle risorse urbane. Tuttavia, come sottolineato durante il convegno organizzato da Q8, i progetti in Italia si concentrano per lo più nelle grandi città, affrontando i problemi e le sfide urbane singolarmente e senza una unità di vedute. “L’Italia viaggia a due velocità”, sottolinea Luca Gastaldi, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Smart city del Politecnico di Milano, “Da una parte ci sono i comuni sopra i 15.000 abitanti, il 34% dei quali ha attivi progetti di smart city, mentre dall’altra ci sono i comuni più piccoli, per i quali solo il 17% ha avviato interventi smart”. Serve invece una visione unitaria maggiormente strutturata per passare dal concetto di smart city a quello di Smart Land, implementando le tecnologie digitali che garantiscono una sempre maggiore efficienza energetica, ma con secondo progetti comunitari strutturati nel tempo. Un passo fondamentale anche per garantire al nostro Paese di usare al meglio le risorse del PNRR destinate alle città intelligenti.

Sicurezza urbana, Sorveglianza, coinvolgimento attivo dei cittadini e illuminazione intelligente (LED) sono le tecnologie dove si investe di più per le smart cities in Italia. Soluzioni che, al pari dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, si pongono quale obiettivo il miglioramento della qualità della vita. 

Una sostenibilità sociale che garantisca equità nell’accesso alle opportunità offerte dalle tecnologie intelligenti. La partecipazione attiva dei cittadini nei processi decisionali, in questo senso, è stata identificata come un fattore chiave per il successo delle smart city, poiché assicura che le esigenze e le aspirazioni della comunità siano pienamente integrate e rispettate. Si tratta di un percorso ambizioso che, come sottolineato durante l’incontro, deve essere accompagnato da un’adeguata transizione verso fonti rinnovabili, per garantire un approvvigionamento energetico affidabile, e supportato da una logistica efficiente.

“La realizzazione delle Smart City, che integra reti e servizi digitali a beneficio delle imprese e dei cittadini, rappresenta una priorità per il futuro delle nostre comunità. Q8 Italia è fermamente impegnata nel sostenere lo sviluppo delle città intelligenti e sostenibili, promuovendo politiche e soluzioni innovative che possano migliorare la qualità della vita dei cittadini. La collaborazione tra pubblico e privato si rivela quindi essenziale per raggiungere questi obiettivi. Continueremo a lavorare in questa direzione, stimolando un progresso sostenibile e inclusivo,” ha affermato Fadel Al-Faraj, Executive Vice President Marketing, Kuwait Petroleum International, confermando l’interesse di Q8, organizzatrice dell’evento, nei confronti di queste tematiche tanto cruciali quanto affascinanti.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.