Pubblicato il report della Corte dei Conti “Smart Cities – Soluzioni tangibili, ma la frammentazione ne sfida una più ampia adozione”
(Rinnovabili.it) – Tre quarti dei cittadini UE vivono in aree urbane con grande impatto economico, ma anche grande fonte di inquinamento. Tuttavia sfruttando al meglio le innovazioni tecnologiche potremmo trasformare le nostre città in smart cities a zero emissioni, migliorando sensibilmente la qualità della vita dei cittadini. E’ in questo contesto che si inserisce Lighthouse, il programma di ricerca e innovazione tra i principali strumenti di Horizon 2020, che punta ad aiutare 100 città dell’UE a diventare climaticamente neutre entro il 2030 trasformandole in un modello di riferimento per tutte le altre realtà europee.
Nonostante i traguardi raggiunti, un recente report della Corte dei Conti, ha però evidenziato un problema non irrilevante nello sviluppo del programma: un’eccessiva frammentazione che non permette di replicare in altre città, le soluzioni green e smart sviluppate nelle città pilota.
Un problema non di poco conto vista la finalità del programma.
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Troppa frammentazione e poca replicabilità
“Per aiutare un maggior numero di città dell’UE a diventare più smart e più verdi attraverso la tecnologia, l’UE dovrebbe sfruttare meglio il potenziale per replicare i risultati già raggiunti”, ha affermato Ildikó Gáll-Pelcz, il membro della Corte dei conti europea responsabile del rapporto.“È positivo che si possano vedere soluzioni tangibili provenienti dal programma ‘Lighthouse’, ma la frammentazione agisce come un freno ad un’adozione più ampia”.
Secondo la Corte dei Conti europea, il programma Lighthouse è ben concepito ed ha già ottenuto ottimi risultati fornendo centinaia di soluzioni legate all’energia, agli edifici, alle smart grid e superando circa due terzi degli obiettivi previsti. Tuttavia, prosegue il report, il programma non finanzia la replica di queste soluzioni in altre città, limitando i risultati del programma. Per raggiungere il traguardo di 100 smart cities carbon neutral entro il 2050 sarà perciò indispensabile che la Commissione coordini i differenti programmi eliminando questa frammentazione controproducente.
Non solo. Anche il coinvolgimento dei cittadini diventa un elemento indispensabile di successo. Sempre secondo il report, tre quarti dei progetti sviluppati dal programma Lighthouse, si sono trovati ad affrontare una certa resistenza da parte dei cittadini delle città interessate dal programma. Anche il team dei finanziamenti andrà necessariamente sottoposto ad una revisione. Anche in questo caso la frammentazione gioca a sfavore non arrivando a sostenere le città che più ne avrebbero bisogno. Nel prossimo futuro dunque la Commissione dovrà lavorare sulle sinergie tra gli attori privati e pubblici sia a livello nazionale che regionale.