Per dare all'Europa un futuro green e migliorare la qualità della vita i nuovi investimenti punteranno alle smart cities e alla diffusione della banda larga
(Rinnovabili.it) – Smart cities e banda larga saranno al centro dei nuovi investimenti che l’Europa ha intenzione di stanziare per dare al continente una ventata di modernità.
“L’Europa deve fare massicci investimenti per assicurarsi il suo futuro digitale. Tali investimenti sono spesso collegati in modi interessanti e dovranno essere finanziati da una vasta gamma di fonti pubbliche e private. Due delle aree principali di investimento saranno le città intelligenti e i collegamenti tra zone rurali e regionali per la correte distribuzione delle reti a banda larga veloci” ha dichiarato Neelie Kroes, vice presidente della Commissione Europea.
Per attirare l’interesse e i finanziamenti sulle due tematiche l’Ue ha organizzato due seminari a tema con il Comitato delle Regioni e la Comunità economica europea incentrati rispettivamente sugli investimenti regionali indirizzati alla crescita futura e un partnerariato europeo per l’innovazione per le Smart Cities e le Comunità. La partnership, chie riunisce le città e le imprese comprende circa 360 progetti innovativi incentrati sul lavoro nelle Smart Cities e circa 3.000 organizzazioni che lavoreranno insieme sulle sfide comuni, tra cui riuscire ad aumentare la mole e il numero degli investimenti.
Per ottenere città sostenibili e moderne, produttive ed integrate c’è bisogno che vengano collegate in senso sia sociale che economico.
E mentre la nuova Commissione guidata da Juncker si prepara all’elezione ufficiale, è già noto che il programma di finanziamento europeo per il periodo 2014-2020 ha dato il via agli investimenti mettendo a disposizione 800 miliardi di euro per aumentare la competitività e la qualità della vita in Europa, ridurre le disuguaglianze tra le regioni e migliorare e sviluppare le nostre infrastrutture mettendo al centro delle scelte e delle politiche gli investimenti nel digitale.
Gli Stati membri, il Parlamento europeo e la Commissione hanno già convenuto che le priorità di questo programma comprendono le TIC come un fattore di crescita e la riduzione del consumo energetico e delle emissioni di CO2.