La città siciliana si candida tra le città intelligenti internazionali con un progetto di monitoraggio che rileverà il rapporto tra energia e materia che costituisce l’ecosistema della città
(Rinnovabili.it) – Siracusa si mette alla prova nel campo delle smart city: l’obiettivo prefissatosi è quello di rendere un patrimonio culturale antico di oltre 2000 anni fruibile attraverso le moderne tecnologie 2.0. La città siciliana è stata, infatti, selezionata attraverso un bando nazionale, promosso da Cnr e Anci (Associazione nazionale comuni italiani), per divenire un vero e proprio laboratorio di multimedialità dedicato alla valorizzazione dei beni archeologici e del turismo locale. Il progetto, ribattezzato ‘Cnr Smart Cities Living Lab Siracusa’, attraverso l’uso di “QR-code”dislocati sul territorio, App gratuite per i device mobili e un portale dedicato (‘Welcome to Siracusa’) guiderà il turista in un viaggio digitale, virtuale e 3D nel patrimonio della città antica.
“Il portale – spiega lo stesso CNR in una nota stampa – permette di prendere visione dei più importanti punti storico-archeologici di Neapolis e Ortigia con mappe interattive, corredate di descrizioni testuali e fotografiche, tour virtuali con riprese da terra e da drone. La ‘realtà aumentata’ rende inoltre possibile sovrapporre alla città moderna quella antica”. Il progetto si occuperà anche di monitorare ed analizzare i parametri del ‘metabolismo urbano’, in altre parole i fattori chiave che determinano lo stato di salute di una città. Attraverso un innovativo sistema integrato di stazioni installate sui totem (SensorWebTourist), sulle auto (SensorWebCar) e sulle biciclette (SensorWeBike) della Polizia Municipale, verrà rilevato il rapporto tra energia e materia – acqua, nutrienti, materiali e rifiuti – che costituisce l’ecosistema della città. I dati vengono visualizzati sui totem digitali in tempo reale e utilizzati dall’amministrazione locale. “La sfida che ora ci attende – ha dichiarato il presidente del CNR Nicolais – è di trasferire su larga scala, e in altri contesti culturali chiave del Paese, quanto oggi con successo abbiamo dimostrato di sapere e poter fare, allineando all’avanzamento scientifico e tecnologico la necessaria e imprescindibile crescita occupazionale ed economica”.