(Rinnovabili.it) – La lotta alla CO2 in Sardegna si fa capillare. La regione ha ideato e realizzato un nuovo software che permetterà ai Comuni di conoscere in modo preciso le emissioni di carbonio, di monitorarle e quindi di capire in quale misura e in quali settori devono essere ridotte.
“Sardegna e-PAES”, questo il nome dell’innovativo programma, sarà messo gratuitamente a disposizione delle amministrazioni comunali che potranno così uniformare le rispettive raccolte dati.
“È un altro passo nell’attuazione delle diverse misure previste dal Piano energetico regionale”, ha sottolineato l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, intervenendo a Cagliari in occasione della presentazione di e-PAES. “L’eco-efficienza e la riduzione dei consumi di energia primaria negli edifici pubblici e nelle strutture pubbliche – ha detto l’assessore – sono elemento chiave della politica energetica regionale. Il ruolo dei Comuni è fondamentale e per questo guardiamo con attenzione alle iniziative intraprese in questo campo dai sindaci”.
Il software ha un duplice scopo. Da un lato permetterà alla Regione di avere sotto controllo le emissioni gestendo un bacino di informazioni standardizzate; dall’altro costituirà un utile strumento per quei Comuni dell’Isola che si sono già dotati di piani energetici locali e per quelli che ancora devono redigerlo.
“Attualmente– ha detto ancora l’esponente della Giunta Pigliaru – sono oltre 260 le amministrazioni comunali che hanno adottato un Piano d’azione per l’energia sostenibile. L’obiettivo è che anche tutti gli altri si attivino con la realizzazione dei Piani per raggiungere i nuovi obiettivi energetici e ambientali europei”.
La Regione, inoltre, provvederà ad aggiornare la metodologia secondo le indicazioni date dall’Ufficio del Patto dei Sindaci e fornirà supporto tecnico ai Comuni, non solo nell’affiancamento in fase di pianificazione ma anche nell’esecuzione degli interventi e nella fase di monitoraggio.
Il progetto fa parte del programma di azioni previste dal Piano energetico regionale che è stato approvato anche dal Consiglio regionale, mentre la sua messa a punto rientra tra le azioni di assistenza tecnica previste dal Progetto Smart City – Comuni in classe A.