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A Roma si studia l’intelligenza urbana

E’ stato presentato in Campidoglio dal sindaco Gianni Alemanno l’Osservatorio sulle Smart Cities, istituito dalla Società Geografica Italiana, insieme a Roma Capitale e Zètema

A Roma si studia l’intelligenza urbana(Rinnovabili.it) – Studiare i modelli urbani di Smart city, mettere in luce gli aspetti che contribuiscono a rendere una città intelligente e produrre nuove conoscenze sul ruolo che le nuove tecnologie e gli strumenti per uno sviluppo sostenibile possono avere nella vita quotidiana. Questi sono alcuni degli obiettivi che contraddistinguono il nuovo Osservatorio sulle Smart City, il progetto presentato ieri al Campidoglio dal sindaco Gianni Alemanno ed istituito dalla Società Geografica Italiana, insieme a Roma Capitale e Zètema. “L’Osservatorio – spiega il primo cittadino romano – studierà i fattori, le traiettorie, i modelli di smart cities e le società dell’informazione (con annesse infrastrutture, servizi e contenuti)”, individuando in quali modalità, e secondo quali possibilità concrete, possano essere attivati i meccanismi che rendono una realtà urbana tale da essere definita intelligente.

 

Il nuovo organismo, che è ospitato nel cottage dell’Amministrazione capitolina in Villa Celimontana, attraverso il suo Comitato Scientifico si occuperà inoltre di individuare quali siano i fattori abilitanti per l’empowerment e la partecipazione sociale, fondendo motivi tradizionali di insediamento con nuove pratiche e di fornire un quadro delle politiche attuate in altre città; ogni quattro mesi poi sarà redatto un bollettino destinato agli organi competenti di Roma Capitale in merito alla possibilità di partecipazione a Bandi mondiali, europei e nazionali in materia di smart city.

 

Infine l’Osservatorio produrrà annualmente una Relazione informativo-descrittiva che metta in luce le migliori politiche di smart city attuate in altre realtà urbane mondiali, per la riproposizione eventuale, nel contesto della città di Roma, di tali pratiche a continuazione con il percorso già intrapreso dalla Capitale. “In questi cinque anni – ha aggiunto Alemanno –  abbiamo investito circa 85 milioni di euro l’anno per ricostruire tutta la tecnologia, tutte le basi da un punto di vista infrastrutturale, in modo da poter raggiungere tutto online e con la massima trasparenza”.