Tra oggi e domani a Parigi, la Bie valuterà le candidature delle tre finaliste che vorrebbero ospitare Expo 2030: Busan, Riyad e Roma
La città vincitrice verrà annunciata il prossimo novembre
(Rinnovabili.it) – Siamo agli ultimi giri di boa per decidere chi, tra poco meno di 5 mesi, sarà incoronato il prossimo Paese ospitante dell’Esposizione Universale. Nel tris di finaliste scelte dalla BIE c’è ovviamente anche la nostra capitale con il progetto Roma Expo 2030.
Proprio in queste ora, a Parigi, si sta svolgendo la 172a Assemblea Generale del Bureau International des Expositions durante la quale verranno esposte le relazioni finali delle missioni di inchiesta svolte negli ultimi mesi dall’organo di controllo per valutare le candidate per Expo 2030.
Oltre a Roma, le altre due città in sfida sono: Busan (Repubblica di Corea), con il tema “Trasformare il nostro mondo, navigare verso un futuro migliore”, e Riyadh (Arabia Saudita) con il tema “L’era del cambiamento: insieme per un domani lungimirante”.
Una sfida non facile che tuttavia è già stata segnata da qualche avvenimento poco piacevole, come le polemiche sollevate dalle associazioni per i diritti umani che hanno apertamente accusato la concorrente araba, di utilizzare l’evento internazionale come “copertura della repressione perpetrata dal governo saudita nei confronti dei diritti umani”.
La vincitrice sarà molto probabilmente annunciata a novembre 2023, in occasione del 173esima assemblea della Bie, dopo una votazione segreta da parte di tutti i 179 Stati Membri.
Il masterplan per Roma Expo 2030 firmato da Carlo ratti
Sono passati 172 anni dalla prima Esposizione Universale di Londra nel 1851, ma ancora oggi l’Expo è vissuto come un momento fondamentale per la città ospitante. Risorse, visibilità, riqualificazione urbana, sono solo alcuni dei tempi che riguarderanno in prima persona la vincitrice di Expo 2030, e Roma non vuole certo perdere l’occasione. Questi eventi globali senza precedenti, in scena ogni 5 anni, accolgono decine di milioni di visitatori direttamente coinvolti nel tema prescelto, grazie ai meravigliosi padiglioni di ciascuna Nazione. L’ultima Esposizione Universale in ordine di tempo è stata Dubai Expo 2020 che ha ricevuto ben 24 milioni di visite.
L’attività di valutazione della Bie sui progetti presentati, parte dalle motivazioni alla base della candidatura, fino ad arrivare al giudizio sul potenziale riutilizzo dell’area Expo una volta terminato l’evento.
Il progetto presentato dalla nostra capitale, Roma Expo 2030, prova a catturare l’attenzione della Bie puntando sulla storia che pervade i luoghi nei quali potrebbe essere ospitato l’evento. Inoltre sarà occasione per una vasta opera di riqualificazione urbana dell’area di Tor Vergata e per il completamento delle famose Vele di Calatrava.
A siglare il masterplan è l’archistar Carlo Ratti che ha inserito nel progetto per Roma Expo 2030, anche la costruzione del più grande parco solare urbano al mondo. Per promuovere la candidatura italiana, dal 13 giugno per un mese, il Carrousel du Louvre di Parigi ospiterà una mostra dedicata che raccogli 22 scatti fotografici che raccontano i volti più conosciuti e quelli più innovativi della Capitale.