Dopo Evora e Alkmaar il progetto per la riqualificazione delle città storiche arriverà a Ujpest, Ioannina, Celje, Granada, Hvidovre e Bari
(Rinnovabili.it) – La popolazione urbana sta crescendo in maniera esponenziale. Si prevede che entro il 2050 l’80% di tutti gli abitanti del Pianeta vivranno nelle città con conseguenze inevitabili sul consumo di energia e sulle emissioni inquinanti. Imparare a gestire al meglio le risorse a nostra disposizione è dunque un imperativo comune, ma in contesti come l’Europa la rigenerazione urbana non può prescindere dalla riqualificazione delle città storiche, luoghi spesso difficili da “ammodernare”.
Il progetto europeo POCITYF prova ad aprire la strada alla rigenerazione urbana delle città di interesse storico trasformandole in smart cities.
Creare Smart cities “storiche”
Partendo da due “Lighthouse Cities”, Alkmaar (Paesi Bassi) ed Evora (Portogallo), Pocityf dimostrerà le potenzialità delle tecnologie innovative e della digitalizzazione applicata alle città. Una volta completata questa prima fase passerà a replicarla in altre 6 “Fellow Cities”, Bari, Ujpest (Budapest, Ungheria), Ioannina (Grecia), Celje (Slovenia), Granada (Spagna), Hvidovre (Danimarca). Gli interventi partono dal presupposto di fornire un impatto a lungo termine sulla qualità della vita dei cittadini agendo sulla flessibilità delle aree urbane per unire la mobilità elettrica e le tecnologie ICT ad una pianificazione urbana partecipata, ovvero condotta coinvolgendo in prima persona gli abitanti.
Gli interventi nelle Lighthouse Cities
Evora e Alkmaar permetteranno al progetto Pocityf di applicare sul campo alcuni interventi ritenuti essenziali per la riqualificazione delle città storiche.
- Si partirà dalla realizzazione di “Distretti Energetici Positivi” (PED) ovvero soluzioni integrate a livello di edificio e di quartiere che consentano la produzione in loco di energia rinnovabile e l’autoconsumo affiancato ad interventi di risparmio energetico.
- Contemporaneamente verranno attivate soluzioni P2P per la gestione e lo stoccaggio dell’energia prodotta aumentando la flessibilità della rete.
- L’integrazione della mobilità elettrica nella rete esistente velocizzerà la decarbonizzazione sia per quanto riguarda i mezzi privati che per il trasporto pubblico.
- Inoltre l’applicazione di soluzioni ICT di ultima generazione alle piattaforme esistenti forniranno un ecosistema innovativo facilmente accessibile a tutti i cittadini per il loro coinvolgimento attivo sia nei processi decisionali che nella risoluzione dei problemi.
L’obiettivo è rendere il progetto replicabile in qualsiasi contesto europeo per la riqualificazione delle città storiche. Per farlo, il progetto Pocityf fornirà delle indicazioni pratiche al fine di superare i problemi comuni a molte realtà:
- raccomandazioni pratiche sul come affrontare barriere normative, aspetti legali e di protezione dei dati;
- progetti di fattibilità economica che considerino l’intero ciclo di vita dei progetti e dei PED con relativi rischi tecnici e finanziari per gli investitori;
- rafforzare la rete di cooperazione tra le smart cities generando una rete di connessione tra città anche con dimensioni, geografia o situazioni economiche diverse.
Una rete di smart city Unesco
Secondo l’Historic Urban Landscape Approach adottato dall’UNESCO, il patrimonio urbano costituisce una risorsa chiave per migliorare la vivibilità delle aree urbane in quanto rappresenta una fonte di coesione sociale capace di combinare creatività, innovazione e rigenerazione urbana. Pocityf cerca di adattare al paesaggio storico urbano i migliori interventi di sostenibilità e pianificazione che valorizzino l’ambiente costruito esistente, la diversità culturale ed i fattori socio-economici, nonché il patrimonio immateriale.