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Atene, Ellinikon Metropolitan Park: il più grande progetto di ripristino ecologico d’Europa

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Ellinikon Metropolitan Park – credits render: Sasaki

Oltre 30.000 mq di cemento delle piste d’atterraggio saranno recuperate e riciclate in un percorso di economia circolare

(Rinnovabili.it) – E’ stato svelato il design di uno degli interventi di riqualificazione urbana più grande d’Europa: l’Ellinikon Metropolitan Park. Situato a pochi chilometri dalla città di Atene, l’intervento finanziato con 8 miliardi di euro da Lamda Development, avvierà il ripristino ecologico dell’intera area un tempo occupata dall’aeroporto internazionale di Atene e successivamente utilizzata per ospitare le strutture temporanee delle Olimpiadi del 2004.

L’obiettivo sarà quello di trasformare le infrastrutture obsolete nel più grande parco costiero d’Europa carbon neutral, resiliente e rigenerante.

Il compito di ridisegnare l’Ellinikon Metropolitan Park è stato affidato agli specialisti del paesaggio del team Sasaki che hanno immaginato gli oltre 240 ettari del parco (un’estensione superiore all’intero principato di Monaco) come un insieme di molteplici elementi naturali ed infrastrutturali.

A differenza di altre città europee che offrono in media circa il 40% di spazio verde pubblico, Atene garantisce ai propri abitanti solo il 10% di superficie verde. Una volta ultimato, entro il 2025, il nuovo progetto di ripristino ecologico, sarà anche il più grande parco urbano a disposizione della città.

Ripristino ecologico attento al contesto

Ellinikon Metropolitan Park – credits render: Sasaki

Il sito non è stato oggetto di manutenzione per due decenni e questo allontanamento dalla mano dell’uomo, ha permesso all’ecosistema di rinascere. Chiaramente non sarà possibile ripristinare il paesaggio antropico originale, ovvero quello presente nel sito prima della costruzione dell’aeroporto. Tuttavia i paesaggisti hanno condotto un’analisi rigorosa sulle specie vegetali e animali autoctone, ricreando l’habitat ideale per la fauna selvatica e favorendo la biodiversità. Il progetto prevede l’inserimento di oltre 30.000 nuovi alberi e 86 differenti specie, tutte selezionate in base alla loro preesistenza nel luogo e sulla capacità di sopravvivenza alle condizioni climatiche della regione.

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Il 70% delle aree verdi sarà destinato al ripristino del paesaggio greco, lasciando la natura libera di crescere incontaminata. Mentre il restante 30% sarà ad alto contatto umano, ovvero aree verdi con manutenzione mensile o settimanale dotate di servizi per le persone. La collaborazione con gli esperti botanici locali permetterà inoltre di aumentare la diversità genetica delle piantagioni, creando una banca dei semi in continuo aggiornamento.

Economia circolare prima di tutto

Nell’Ellinikon Metropolitan Park tutti i materiali vegetali e costruttivi proverranno dal territorio Greco. Il progetto di Sasaki inoltre trasformerà il bacino d’acqua usato durante le olimpiadi per le gare di canoa, in un vero e proprio lago. Lo specchio d’acqua si estenderà per circa 1,5 ettari e servirà come bacino di raccolta per l’acqua piovana.

Il 100% della domanda idrica dell’Ellinikon Metropolitan Park verrà soddisfatta grazie al riciclo dell’acqua piovana sia nel lago che attraverso i bacini di raccolta sparsi per il sito. Il ripristino ecologico del lago, la combinazione di zone umide, giardini pluviali e la rete di bioswale renderà questo progetto la più grande infrastruttura verde in Grecia. Sasaki ha dato la priorità a materiali durevoli e riciclati con un ciclo di vita lungo per ridurre l’impronta di carbonio complessiva dell’intervento. Utilizzando gli strumenti messi a disposizione da Carbon Conscience e Pathfinder, le decisioni progettuali si sono basate sull’aumento del carbonio sequestrato e sulla riduzione di quello incorporato. I quasi 30.00 mq di cemento e asfalto delle piste di atterraggio, si trasforma nei percorsi ciclabili e pedonali del parco. Il vecchio terminal progettato in origine da Eero Saarinen verrà recuperato e trasformato in uno spazio per eventi. L’ottica di ripristino ecologico con cui è progettato il sito permetterà di raggiungere la neutralità climatica entro 35 anni.

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