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Le Responsabilità del cambiamento passa anche dalla space economy, parola di GBC Italia

Cosa significa, oggi, essere responsabili del cambiamento? Cos’è necessario che accada affinché la sostenibilità non sia un boomerang sociale ed economico? Qual è la percezione dei cittadini italiani rispetto all’urgenza di azioni da mettere in atto in merito alla sostenibilità? Questi alcuni spunti di cui si è parlato nell'interessante convegno organizzato da GBC Italia

Capaccioli, Presidente GBC Italia: “È necessario far germogliare e radicare un pensiero portatore di un nuovo modo di agire”

(Rinnovabili.it) – Si è svolto questa mattina a Roma il Convegno nazionale organizzato da Green Building Council Italia dedicato al tema de “La responsabilità del cambiamento per il benessere delle persone”. Al centro del dibattito, al quale hanno partecipato molteplici protagonisti istituzionali, accademici, del mondo della ricerca e dell’impresa, c’è il nodo della sostenibilità, ma affrontato nella sua declinazione più ampia, ovvero non più solo ambientale, ma anche sociale ed economica.

Un convegno ricco di spunti di riflessione che, partendo dall’importanza della qualità costruttiva e dell’efficienza, è arrivato a toccare il tema cruciale della prevenzione e della ricostruzione, estendendo la discussione addirittura oltre i confini terrestri, per comprendere al meglio le potenzialità oggi offerte anche dalla space economy.

Attraverso la guida e la moderazione della giornalista del Sole24Ore, Maria Chiara Voci, è stata tracciata una possibile rotta per la definizione di nuove strategie sostenibili che riconoscano l’uomo al centro delle strategie per il cambiamento, ma soprattutto come protagonista di un cambiamento in simbiosi con la natura.

Sostenibilità sociale, economica e ambientale

credits GBC Italia

La sostenibilità ambientale, ma soprattutto sociale ed economica. Non deve essere un’imposizione, ma una condivisione”, esordisce Gian Marco Centinaio, Vicepresidente del Senato della Repubblica, primo ad aprire i lavori nei saluti istituzionali, focalizzando l’attenzione sull’importanza del coinvolgimento attivo dei cittadini nel processo decisionale.

Un pensiero condiviso da Alessandro Morelli, Sottosegretario di stato alla Presidenza del Consiglio, che parla di un nuovo approccio alla sostenibilità “non ideologico”, ma “che non lasci indietro nessuno”. Come sottolinea Morelli, il prossimo passo in questa direzione, condiviso con GBC Italia, sarà proprio la norma sulla Rigenerazione Urbana, indispensabile per garantire il raggiungimento di una sostenibilità umana.
La responsabilità del cambiamento, quella che declina il nostro programma strategico, non può essere un concetto vago o ideale”, prosegue Fabrizio Capaccioli, Presidente Green Building Council Italia intavolando quello che sarà il fil rouge dei panel susseguitesi sul palco durante la giornata.

E’ un concetto concreto verso il benessere della persona e noi l’abbiamo preso come impegno ormai da 15 anni”, ha spiegato Capaccioli. Oggi chiunque parla di sostenibilità, ma è diventato un termine ad assetto variabile con molteplici declinazioni. Spesso si tende a credere che chi si occupa di edilizia sostenibile sia guidato esclusivamente da preoccupazioni ambientali. Per noi di GBC non è così. Crediamo in un approccio multidimensionale, che prenda in considerazione sia l’aspetto ambientale, ma anche quello economico e sociale. Un approccio per altro in linea con i principi del New European Bauhaus che pone l’uomo al centro della revisione del costruito a fianco della Renovation Wave”.

Un agire oggi, per migliorare il futuro e soprattutto, per garantire alle generazioni future un approccio pragmatico alla sostenibilità, che “deve fare i conti necessariamente con le disuguaglianze, con la giustizia sociale e che non può prescindere dall’impegno di ogni singolo cittadino”. Un pensiero che trova riscontro anche nella recente COP28, alla quale GBC Italia ha partecipato attivamente. “E’ impossibile affrontare i problemi dell’ambiente senza affrontare la questione della ridistribuzione delle risorse. Il risparmio energetico, per quanto importante – prosegue Capaccioli – rappresenta solo uno degli aspetti chiave di questo approccio risolutivo. In cima alle esigenze umane c’è il diritto ad un’abitazione possibilmente dignitosa e salubre”. In linea con questi presupposti l’edilizia sostenibile non può trasformarsi solo nel mero efficientamento energetico di un edificio, ma deve estendersi al benessere indoor. Questi presupposti hanno inoltre sancito le fondamenta di un importante partnership, lanciata proprio oggi in occasione del convegno e che vedrà affiancate GBC Italia e IWBI, l’International WELL Building Institute, allo scopo di promuovere il benessere degli edifici nelle città italiane.

Azioni e strategie per guidare il cambiamento sostenibile

La responsabilità del cambiamento riguarda quindi tutte le compagini sociali, a partire dagli stessi cittadini. Ma qual è la percezione degli italiani rispetto all’urgenza delle azioni da mettere in atto in merito alla sostenibilità? Le risposte si sono cercate attraverso il primo panel della giornata, elaborato a patire dai dati raccolti dal sondaggio Eumetra, commissionato da GBC Italia, e presentati dal Professor Renato Mannheimer. “Per il 78% degli italiani intervistati l’edilizia è un asset strategico sul quale intervenire ai fini della sostenibilità”, sottolinea il professore.“E il 40% dei proprietari di prime case sarebbe anche disposto a mettere mano al portafogli per l’efficientamento”, a patto che ci sia un intervento congiunto con il pubblico (sottolineato dal 60% degli intervistati).

Si tratta di riconoscimenti fondamentali, che sostengono l’urgenza di operare a supporto di una transizione del costruito.Gli italiani hanno voglia di efficientare il proprio patrimonio, ma chiedono che sia lo Stato a dare il via al processo” ribadisce la giornalista Maria Chiara Voci.

A livello politico la direzione non è sempre ben definita, ma la volontà di metter mano ad una riforma degli incentivi fiscali per l’edilizia sembrerebbe esserci. Lo conferma anche Alberto Gusmeroli, Presidente X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo, già portavoce di una proposta di rimodulazione del Superbonus con aliquote di detrazione in base all’Isee, che consenta di guardare però in prospettiva a lungo termine. Una riforma dei bonus edilizi che non può, e non deve, prescindere dalla messa in sicurezza antisismica del patrimonio immobiliare, come sottolinea il Commissario Guido Castelli, mettendo in evidenza come la maggior parte del territorio italiano sia a medio-alto rischio.

Il ruolo attivo dell’Associazione: con gli edifici certificati risparmiati 70 mld di euro nel solo 2023

Fabrizio Capaccioli – credits GBC Italia

In questo scenario gli strumenti messi a disposizione del mercato da Green Building Council Italia si qualificano come elementi cruciali del percorso di responsabilità del cambiamento. Lo dimostrano ampiamente i dati raccolti dall’Impact Report dell’edilizia certificata in Italia presentato lo scorso giugno ed elaborato insieme a The European House – Ambrosetti. “Grazie agli edifici certificati è stato possibile evitare oltre 70 milioni di euro di esternalità nel solo 2023. Abbattere oltre 170.000 tonnellate di CO2, risparmiare 1.342 milioni di litri d’acqua ogni anno ed evitare 324.000 tonnellate di rifiuti nell’ultimo decennio”. “Nel 2030 lo stock di edifici certificati eviterà quasi 200 milioni di esternalità negative”.

Il ruolo dell’associazione GBC Italia sarà dunque determinante in prospettiva futura abbracciando una responsabilità del cambiamento che metta sistema strumenti, strategie e possibili azioni a cui guardare nei prossimi anni agendo in una dimensione locale, nazionale e globale, fino a superare addirittura i confini terrestri.

Il ruolo della space economy

Ed a questo tema è stato dedicato il secondo panel del convegno che ha affrontato il tema della sostenibilità attraverso le opportunità offerte dalla space economy. Da questo settore possono giungere innovative soluzioni per un vivere più rispettoso sulla Terra, verso l’ambiente e verso gli altri individui.

La contaminazione tra i settori è fondamentale” sottolinea Augusto Cramarossa, Responsabile Unità di Coordinamento Area Strategica e Space Economy, “e lo spazio è un settore considerato strategico anche a livello europeo”. Sono infatti molteplici i programmi spaziali che consentono di monitorare le interazioni tra uomo e cambiamento climatico, che consentono di monitorare il territorio a seguito di eventi sismici o catastrofi naturale, ma anche di tutelare e pianificare il territorio. Molte delle ricerche condotte per lo spazio, sono applicabili anche sulla Terra. E’ il caso del progetto illustrato da Franco Malerba, primo astronauta italiano della storia ed oggi co-fondatore di SpaceV, il cui programma prevede lo sviluppo di innovative serre verticali per la coltivazione di vegetali da portare nello spazio. “Le serre verticali sviluppate nel progetto ci permettono di fornire cibi sani e ricchi di vitamine, con una resa produttiva che aumenta dell’80% rispetto alle più tradizionali coltivazioni”. Un sistema che, al massimo della sua efficienza, potrebbe essere applicato sulla Terra come un perfetto modello di economia circolare.

Un nuovo umanesimo della sostenibilità

Dal ruolo cruciale del coinvolgimento dei cittadini, passando per le disuguaglianze sociali. Dalle politiche attive sul territorio nazionale ed europeo, fino alle sperimentazioni extra terrestri come contaminazione tra i settori. La responsabilità del cambiamento che coinvolge il comparto delle costruzioni si estende perciò a toccare a 360° tutti i macro settori umani. Come sottolineato dal Professor Umberto Galimerti nella sua Lectio Magistralis, se vogliamo davvero raggiungere gli obiettivi prefissati, sarà indispensabile abbandonare quella visione antropocentrica a cui ci siamo abituati, a favore di una visione biocentrica “in cui l’uomo venga tutelato in quanto parte del tutto”. “Oggi l’umanità si trova di fronte a una sfida che non è quella che ha imparato dalla sua storia. Deve imparare ad includere nei diritti anche i diritti di tutti i viventi, perchè non possono essere separati”.

È necessario far germogliare e radicare un pensiero che si faccia portatore di un nuovo modo di agire, basato sul principio di responsabilità sociale, per un cambiamento che guardi a un nuovo Umanesimo della sostenibilità, in cui sia finalmente l’uomo fulcro e obiettivo delle nostre strategie sostenibili”, conclude il presidente GBC Italia Fabrizio Capaccioli.