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Roma e Milano tra i 22 progetti pilota, scelti per rendere i quartieri più vivibili e verdi

Il progetto lanciato da C40 creerà una rete di condivisione tre le 22 città per arrivare a sviluppare una strategia di pianificazione urbana che renda i quartieri più resiliente al cambiamento climatico e più accessibili

Quartieri più vivibili
© virtosmedia, 123RF Free Images

C40 è il network internazionale che riunisce quasi 100 Sindaci nel mondo uniti nell’azione contro il cambiamento climatico

(Rinnovabili.it) – In occasione della settimana dell’UIA dedicata al Congresso Mondiale di Architettura a Copenhagen, C40 ha lanciato l’iniziativa Green & Thriving Neighborhood. Obiettivo dell’iniziativa è avviare 22 progetti pilota sparsi per il globo, che condividano ed individuino soluzioni per rendere i nostri quartieri più vivibili e fiorenti.

Accanto a Brasile, Canada, Cile, Cina, Colombia, Danimarca, Francia, Messico, Polonia, Portogallo, Senegal, Spagna, Svezia, Turchia e Stati Uniti, ci sarà anche l’Italia, pronta a giocare la partita della sostenibilità urbana con Roma e Milano.

Le città: il punto di partenza nella lotta al climate change

Come da tempo sostiene C40, il network globale che riunisce quasi 100 sindaci di altrettante metropoli a livello mondiale, le città sono oggi il nostro asso nella manica nella battaglia contro il cambiamento climatico. Con il 70% delle emissioni di gas serra generate nelle aree urbane, le città devono trasformarsi per fare spazio ad una pianificazione urbana che tenga conto delle esigenze di chi ci abita e delle mutazioni estreme del clima.

I 22 progetti che saranno sostenuti da C40 proveranno a fare da apri pista per interventi futuri, condividendo una rete di informazioni e soluzioni capace di superare le principali sfide urbane odierne.

Le città selezionate riceveranno assistenza tecnica, e opportunità di scambio reciproco di conoscenze, supportando le amministrazioni, nella ricerca di finanziamenti adatti ai loro progetti.

Il progetto Green & Thriving Neighborhood partirà con: Austin, Stati Uniti; Barcellona, ​​Spagna; Bogotà, Colombia; Chengdu, Cina; Dakar, Senegal; Guadalajara, Messico; Costantinopoli, Turchia; Lisbona, Portogallo; Milano, Italia; Parigi, Francia; Qingdao, Cina; Rio de Janeiro, Brasile; Roma, Italia; Santiago, Cile; Shenzhen, Cina; Stoccolma, Svezia; San Paolo, Brasile; Vancouver, Canada; Vitoria-Gasteiz, Spagna; Varsavia, Polonia; e Wuhan, Cina.

A sostenere il progetto C40 ci saranno anche i finanziamenti di Urban Partners, un investitore urbano che cerca di alimentare il progresso delle città, e il supporto di Novo Nordisk, una delle principali società sanitarie globali. Nrep, l’attività di investimento immobiliare di Urban Partners, si è impegnata a raggiungere un portafoglio immobiliare pari a zero entro il 2028.

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Le decisioni di pianificazione e progettazione urbana prese oggi avranno un impatto importante sulla nostra capacità di raggiungere gli obiettivi di emissione e offrire una buona qualità della vita a una popolazione urbana in espansione“, ha affermato Hélène Chartier, direttore della pianificazione e del design urbano di C40 riferendosi all’inevitabile crescita esponenziale di popolazione che coinvolgerà le città nei prossimi decenni.

Rome e Milano, per quartieri più vivibili a misura d’uomo

Tra i 22 fortunati progetti pilota, ci saranno anche le nostrane Roma e Milano. Il capoluogo lombardo investirà nella ricerca per individuare soluzioni di progettazione degli spazi pubblici che favoriscano la socialità tra le persone e l’accesso ai servizi. Inoltre il progetto di Milano lavorerà per migliorare la resilienza dei quartieri a rischio alluvione, come ultimamente accade dopo forti ed abbondanti piogge, ed alla riduzione delle isole di calore durante le afose giornate estive.

Roma invece ha presentato un piano per “città in 15 minuti”, per migliorare l’accesso ai servizi essenziali di tutti i suoi 15 Municipi con soluzioni ad hoc. Un progetto ambizioso conoscendo le problematiche della Capitale nella gestione del trasporto pubblico e privato. La strategia servirà anche per ridurre le disparità socio economiche, civiche e di accesso ai servizi della città.