Un modello urbano circolare e innovativo costruito in bioedilizia, alimentato solo da energia rinnovabile autoprodotta, dotato di una smart grid indipendente. Il quartiere sostenibile di Schoonschip diventa un modello open source da esportare
Per costruire il quartiere sostenibile di Schoonschip sono serviti 10 anni
(Rinnovabili.it) – Ci sono voluti 10 anni ma alla fine il quartiere sostenibile tra i migliori d’Europa realizzato in autocostruzione è finalmente realtà. E come se non bastasse il fatto che è in grado di autoprodursi tutta l’energia necessaria al funzionamento, che è realizzato in bioedilizia e che segue in tutto il principio di economia circolare, il quartiere di Amsterdam è anche galleggiante.
La scintilla iniziale nasce nel 2010 da Marjan de Blok che decide di coinvolgere una vera e propria comunità di persone per realizzare un quartiere galleggiante ecosostenibile in tutto.
Da quel primo incontro è nato il Schoonschip Village, che oggi ospita circa 100 residenti di 46 famiglie su 30 case galleggianti. Il progetto è stato poi sviluppato da Space&Matter che ha seguito i residenti in tutte le fasi della costruzione.
Energia zero, riciclo, rispetto e condivisione
Come sottolineato da coloro che hanno dato vita al sogno e che oggi abitano Schoonschip il processo è stato tutt’altro che facile. Le complessità del mettere d’accordo tutti, dell’individuare soluzioni ecosostenibili compatibili con la normativa vigente, trovare ditte e professionisti disposti a mettersi in gioco nello sperimentare soluzioni green già conosciute, ma in un contesto molto particolare. Questi ostacoli hanno arricchito culturalmente il progetto trasformando il quartiere più sostenibile d’Europa in un modello di riferimento, un catalogo di soluzioni innovative Open source e a disposizione di tutti. Il modello 3D Greenprint è di grande impatto e di facile comprensione e permette ai residenti di conoscere in tempo reale i consumi di ciascun elettrodomestico, l’energia prodotta, il funzionamento delle pompe di calore o dei pannelli solari, l’energia immagazzinata. Tutto ciò che può facilitare la migliore gestione del sistema.
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Adattarsi al cambiamento
Il Villaggio galleggiante realizzato sul canale di Johan van Hasseltkanaal è costruito unicamente con materiali certificati biocomaptibili. L’elevato isolamento riduce le necessità di riscaldamento e raffrescamento.
Le pompe di calore forniscono il riscaldamento recuperando calore dalle acque del canale.
Grazie a 516 pannelli fotovoltaici e 60 pannelli solari termici l’energia utilizzata è unicamente rinnovabile ed immagazzinata in batterie agli ioni di litio. La domanda e l’offerta sono regolate da una smart grid creata unicamente per questa comunità, Smart Community Platform (SCP) e poi connessa con il fornitore di energia locale.
Il riciclo è la parola chiave di tutti i processi. Dal recupero delle acque piovane al riciclo delle acque grigie, fino ad eliminare completamente lo spreco alimentare grazie agli orti familiari ed ai giardini pensili sulle coperture. Nei piani futuri del quartiere galleggiante di Schoonschip c’è anche la partnership con l’azienda Waternet, per recuperare le acque reflue in un biodigestore e trasformale in energia.
La socialità e la condivisione sono ovviamente un aspetto molto importante per garantire il successo dei questo progetto. I mezzi elettrici, le auto, le bici sono tutte in sharing anch’esse caricate grazie all’energia pulita.
Gli obiettivi futuri
Tra le ambizioni della comunità ora c’è la salvaguardia della biodiversità del canale, favorendone la crescita grazie a giardini galleggianti, arnie per le api ed un sistema di coltivazione ed acquisto di cibo biologico locale condiviso. Schoonschip sta provando anche a trasformarsi in un hub di mobilità condivisa mettendo i propri mezzi ecologici a disposizione degli altri residenti locali.