I progetti di rigenerazione dovranno avere un valore superiore ai 50 mln di euro
(Rinnovabili.it) – E’ pronto alla pubblicazione in GU il decreto del Ministero dell’Interno del 6 dicembre 2021 che fornirà alle città metropolitane, le indicazioni per presentare i Piani Integrati di rigenerazione urbana.
Si tratta della Missione 5 C2 prevista nell’ambito del Piano Nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e dedicata ai Piani Urbani integrati che permetteranno alle grandi città di avviare un processo di trasformazione in smart city, di migliorare la qualità dei servizi infrastrutturali e rigenerare le aree urbane degradate.
Missione 5- C2.2 – I Piani Urbani Integrati
I progetti a cui è destinato il decreto riguardano unicamente interventi di valore non inferiore a 50 milioni di euro che dovranno essere presentati dalle Città Metropolitane entro marzo 2022.
L’investimento complessivo è pari a circa 2,4 miliardi di euro e prevede la predisposizione di programmi urbanistici di rigenerazione urbana partecipati, finalizzati al “miglioramento delle aree urbane degradate, alla rigenerazione, alla rivitalizzazione economica, con particolare attenzione alla creazione di nuovi servizi alla persona e alla riqualificazione dell’accessibilità e delle infrastrutture, permettendo la trasformazione di territori vulnerabili in città intelligenti e sostenibili”.
Nello specifico gli interventi riguarderanno:
a) la manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche esistenti per finalità di interesse pubblico;
b) il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante la ristrutturazione degli edifici pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo e potenziamento dei servizi sociali e culturali e alla promozione delle attività culturali e sportive;
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c) interventi finalizzati a sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico, volti al miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane mediante il sostegno alle tecnologie digitali e alle tecnologie con minori emissioni di CO2.