25 smart city europee e 5 brasiliane faranno parte di una piattaforma per la condivisione di progetti pilota; le partecipanti italiane sono Lecce, Milano e Palermo
(Rinnovabili.it) – Al Cebit 2015 è stata presentata “Open & Agile Smart Cities Task Force”, la piattaforma a cui hanno aderito 25 smart city europee e 5 brasiliane, coordinata dal network europeo Connected Smart Cities (CSC) e volta alla promozione dell’open source e del cloud computing.
L’integrazione nelle città di internet delle cose, smart grid e big data accompagnerà la trasformazione delle metropoli in città intelligenti, in cui i cittadini controlleranno numerosi aspetti dell’ambiente urbano da tablet e smartphone in un sistema di scambio e interazione costante.
La piattaforma comune servirà al lancio di applicazioni avanzate nel campo di trasporti, sanità, benessere, gestione delle emergenze (disaster management), istruzione, efficienza energetica, mobilità, tutela ambientale ed altri aspetti che interessano le città intelligenti.
Lecce, Milano e Palermo faranno parte del progetto insieme alle città Europee:
- belghe: Brussels, Ghent, Antwerp
- danesi: Copenhagen, Aarhus, Aalborg
- finlandesi: Helsinki, Tampere, Espoo, Vantaa, Oulu, Turku
- portoghesi: Lisbona, Porto, Penala, Fundão, Palmela, Águeda
- spagnole: Valencia, Santander, Málaga, Siviglia
L’unico stato oltreoceano che ha deciso di far parte della piattaforma “Open & Agile Smart Cities Task Force” è il Brasile che ha partecipato con le città di Olinda (Recife), Anapólis (Goiás), Porto Alegre (Rio Grande do Sul), Vitória (Espírito Santo), Colinas de Tocantins (Tocantins) e Taquaritinga (São Paulo).
Le 30 virtuose città lanceranno progetti pilota che interesseranno tutti gli aspetti che riguardano le smart city per lo sviluppo di servizi al cittadino a alle imprese mentre la creazione di nuovi strumenti per dispositivi mobili e web digitalizzerà numerosi aspetti della vita quotidiana per un miglioramento sensibile da condividere con le altre metropoli partecipanti al progetto.
Bruno Fabre, Vice Presidente Esecutivo di Telcos, Media & Utilities di Atos, “L’insieme di soluzioni open source ed un nuovo approccio verso modelli di business servirà per uscire dalla crisi e dare vita alla Terza Rivoluzione Digitale”.
Questo cambiamento da città tradizionale a smart city è possibile grazie alla diffusione esponenziale di smartphone e tablet che permettono ai cittadini di essere costantemente connessi tra di loro e con le amministrazioni, facendo dello spazio urbano una community che scambia informazioni in tempo reale per ottimizzare ogni aspetto della quotidianità.