Si è aperto lo scorso sabato, “Un Pozzo di Scienza”, il progetto ideato da Hera che coinvolge 10mila studenti delle superiori nel futuro delle smart city, dagli orti urbani all'efficienza
(Rinnovabili.it) – Smart City ed orti urbani sembrano essere un tema ricorrente della “rivoluzione verde” che sta progressivamente contagiando differenti realtà metropolitane di tutto il mondo.
Un percorso che permette di recuperare le aree urbane dismesse, per trasformarle in spazi utili alla comunità in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini, contribuendo a rendere le città vere smart city.
E’ questo il filo conduttore dell’ottava edizione di “Pozzo di Scienza”, il progetto di approfondimento scientifico realizzato da Hera in collaborazione con ComunicaMente, Science Centre Immaginario Scientifico di Trieste e i Docenti del Dipartimento di Ingegneria ENDIF dell’Università di Ferrara, rivolto ad oltre 10.000 studenti delle scuole superiori dell’Emilia Romagna. “Be Smart! Città intelligenti e creatività scientifica” sarà il filo conduttore dell’edizione 2014 del progetto che fino al 16 aprile coinvolgerà i ragazzi nel vasto mondo delle smart city, contribuendo a formare nelle future generazioni una coscienza ecosostenibile, parlando delle innovazioni legate all’efficienza energetica, alle fonti rinnovabili, della gestione delle risorse, fino ad arrivare all’importanza degli orti urbani quale mezzo alternativo di gestione delle città.
Nonostante possano ancora sembrare lontani della realtà quotidiana consolidata, gli orti urbani sono diventati una presenza non indifferente nelle città: solo in Italia, secondo la Coldiretti, si è raggiunto il record di 1,1 mln di mq di aree verdi di proprietà comunale destinate a orti pubblici.