(Rinnovabili.it) – “The Things Network” sarà la piattaforma di crowdsourcing che migliorerà l’utilizzo di internet delle cose da parte di Milano smart city. Il progetto dalla sigla TTN, segue la scia delle altre città intelligenti europee e vedrà attivo il gruppo di lavoro che realizzerà la rete wireless per mettere in comunicazione gli oggetti connessi nel capoluogo lombardo.
Il modello è aperto ad enti privati, a soggetti pubblici e ad associazioni, che metteranno i loro dati a disposizione del gruppo di tecnici, che li elaborerà per dar vita a servizi per i cittadini tagliati su misura per rispondere a determinate esigenze di Milano smart city. Il flusso incessante di informazioni proveniente dagli oggetti, chiamate big data, vengono incrociate tra di loro in tempo reale e danno vita al materiale su cui lavorare per stilare report e statistiche dettagliate.
“Rendere disponibile nella città di Milano una architettura abilitante in tema di servizi IoT da utilizzare per vari ambiti applicativi – ha spiegato a Key4biz Giovanni Besozzi, Channel & Business Development Manager di iNebula, tra i promotori dell’iniziativa milanese –liberando le energie imprenditoriali e della PA per migliorare i servizi verso il cittadino e per facilitare la creazione di servizi IoT per il tessuto imprenditoriale del territorio”.
Gli obietti del progetto internet delle cose di Milano smart city
L’intreccio IoT – Internet of Things – milanese servirà a monitorare la qualità dell’aria, a dar vita ad un sistema di mobilità sostenibile ed intelligente, a monitorare e garantire la sicurezza delle infrastrutture critiche, a controllare le prestazioni energetiche degli edifici pubblici, ad assicurare la sicurezza delle aree a rischio allagamento e ad ottimizzare il sistema dell’illuminazione pubblica intelligente.
La tecnologia radio che verrà utilizzata per il progetto the Things Network sarà di tipo Lo.Ra Wan (Long Range WAN).