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93mln di oggetti connessi ma il mercato IoT in Italia frena

mercato iot in italia
via depositphotos.com

I dati 2020 sul mercato IoT in Italia

(Rinnovabili.it) – La crisi del COVID-19 ha colpito anche il settore nazionale delle tecnologie intelligenti. Dopo anni di crescita rapida e sostanziosa, il mercato IoT in Italia ha tirato il freno, riuscendo tuttavia ad ammortizzare il colpo con appena un -3% sui trend annuali. I numeri sono quelli dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, presentati stamane durante un convegno dedicato. Numeri che, ancora una volta, mostrano tutto il valore di un settore ancora agli albori, ma con un raggio d’azione sempre più ampio.

In pochi anni si è passati infatti dai primi “timidi” contatori intelligenti in campo elettrico ad un’infinità di applicazioni: auto connesse, abitazioni ed edifici smart, agricoltura e industria 4.0, logistica intelligente e complesse Smart City. Al punto che oggi il Mercato IoT in Italia vale ben 6 miliardi di euro. Spesa divisa equamente tra applicazioni che sfruttano la “tradizionale” connettività cellulare e quelle che utilizzano altre tecnologie di comunicazione, come ad esempio le reti Low Power Wide Area.

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Per Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things, i risultati dello scorso sono da ritenersi soddisfacenti. Se da un lato, infatti la pandemia non ha permesso di replicare la crescita passata, dall’altro il comparto, seppure in leggera flessione, “è comunque in salute e presenta una buona dinamicità”. “Sono in costante aumento le connessioni IoT – ha spiegato Salvadori – che abilitano l’evoluzione tecnologica, dalle nuove piattaforme all’edge computing, e la spinta dei servizi abilitati dagli oggetti smart apre nuovi modelli di business e opportunità sia dal punto di vista consumer che delle imprese e delle PA”.

I segmenti del Mercato IoT

Entrando nel dettaglio, il primo segmento del mercato IoT è costituito dallo smart metering & smart asset management nelle Utility; il settore dei contatori intelligenti per luce e gas rappresenta, infatti, il 25% del totale e vale attualmente 1,5 miliardi di euro. Seguono le auto connesse, con un fatturato di 1,18 miliardi di euro pari al 20% del mercato (e 17,3 milioni di veicoli su strada) e lo smart building, segmento rappresentato per lo più da strumenti di videosoveglanza e gestione dei consumi energetici.

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Il comparto con la crescita più significativa è tuttavia quello dell’agricoltura intelligente, che oggi vale 140 milioni di euro. Qui vincono soluzioni per il monitoraggio e il controllo di mezzi e attrezzature agricole, macchinari connessi e robot per le attività in campo. Crescono anche le innovazioni 4.0 per le fabbriche, la smart logistics con soluzioni usate per la gestione delle flotte aziendali, antifurti satellitari e mezzi per il trasporto merci connessi tramite SIM. In aumento anche i progetti di Smart City con i primi esempi di successo di collaborazioni fra pubblico e privato. In calo, invece, la Smart Home e l’ambito Smart Asset Management in contesti diversi dalle utility.

“Il 2020 è stato un anno importante per l’Internet of Things in Italia”, afferma Angela Tumino, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things. “La crescita della cultura digitale delle imprese ha favorito lo sviluppo di una maggiore consapevolezza dei costi e dei benefici abilitati dalle tecnologie IoT per cittadini, aziende e PA, sia in termini economici che ambientali e di riduzione del rischio. Questi benefici evidenziano come l’IoT possa avere un ruolo chiave nella trasformazione digitale del paese”.

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