Come migliorare la sostenibilità urbana e la qualità della vita dei cittadini potenziando l'uso delle reti di telefonia mobile destinate alle smart cities
(Rinnovabili.it) – Quanto influisce la tecnologia delle telecomunicazioni e la tecnologia mobile sullo sviluppo delle smart cities? Un team di ricercatori dell’Università di Sheffield sta collaborando con il GSMA (Groupe Speciale Mobile Association) per realizzare la prima classifica mondiale di smart cities, elaborata a partire dall’analisi di 31 differenti indicatori che misurano i benefici sociali, economici ed infrastrutturali derivati dalla diffusione della rete mobile e della comunicazione cellulare.
Secondo i professionisti della GSMA infatti, i progressi del settore delle telecomunicazioni, la diffusione dei telefoni cellulari e la copertura capillare fornita dalla rete internet, saranno i principali fattori che permetteranno di migliorare significativamente i servizi offerti dalle smart cities a favore dei cittadini, partendo da una migliore qualità della vita, fino a garantire la massima sicurezza.
Individuando gli indicatori di riferimento attraverso la creazione di uno Smart Cities Index secondo i ricercatori sarà quindi possibile stilare una classifica delle città intelligenti a livello mondiale, identificando le soluzioni ICT, le tecnologie e le reti mobile indispensabili per garantire il corretto funzionamento delle città.
Tra gli indicatori già individuati da GSMA e strettamente connessi con la diffusione della rete mobile troviamo:
– i servizi Smart mobile, come i sistemi video di sorveglianza connessi ad un centro di controllo; le App create appositamente per velocizzare e semplificare alcuni servizi (pagamenti, pedaggi, trasporti, ecc.); la diffusione delle postazioni POS per garantire la massima trasparenza nelle transazioni;
– i servizi mobile utili all’economia, al business ed alle imprese, come la diffusione degli open data ed il supporto alle start up
– cittadini Smart Mobile, un indicatore indispensabile per misurare l’effettiva diffusione dei servizi di telefonia tra i cittadini, l’utilizzo attivo degli smartphone, la disponibilità ad utilizzarli quali strumenti per la gestione ed il controllo di servizi extra come la domotica per la casa, il pagamento delle bollette, la gestione dei consumi ed il rapporto con le amministrazioni;
– le infrastrutture smart, le reti di trasporto intelligenti connesse alla rete wi-fi, la diffusione dei sensori urbani per la gestione del traffico e dei livelli di inquinamento, la smart energy
Per passare dalla teoria alla pratica, il dottor Peng, capo progetto dell’Università di Sheffield ed il suo team, hanno individuato una serie di città internazionali che sono già state in grado di avviare un percorso di trasformazione intelligente in diversi settori, come Barcellona, Shanghai, Amsterdam, Singapore, San Francisco.
“Tutte le 11 smart cities partecipanti all’analisi hanno i loro punti forza, Barcellona ad esempio sta puntando alla diffusione dei sensori per la videosorveglianza ed il traffico cittadino, Shanghai sta puntando alla sorveglianza intelligente, Dubai sta equamente investendo sulle app smart, banda larga, sui contatori intelligenti”.