(Rinnovabili.it) – Sono in arrivo 45.000 lampioni Led per Torino, che si avvicina sempre di più all’obiettivo di diventare una smart city. La città piemontese già da tempo promuove progetti per migliorare l’efficienza energetica ed i servizi ai cittadini, l’ultimo dei quali è la sostituzione dei corpi illuminanti per esterni con gli apparecchi LED per l’illuminazione stradale dell’azienda AEC Illuminazione.
La serie scelta per Torino è Italo, un lampione di alluminio pressofuso che incorpora una sorgente LED con temperatura di colore 4000 K, che consentirà un notevole risparmio energetico ed una minore manutenzione, grazie all’ottima durabilità dei diodi.
Il progetto Torino Led nella fase iniziale prevede la sostituzione del 55% degli apparecchi per l’illuminazione stradale in linea con le priorità dei progetti europei Horizon 2020 e con le indicazioni della Commissione Europea in tema di efficienza energetica.
Grazie a questa decisione Torino riuscirà a risparmiare 20 milioni di kWh l’anno evitando il rilascio in atmosfera di 3,5 tonnellate di CO2, la riduzione di energia sarà del 50% a progetto ultimato. I nuovi lampioni potranno integrare modem wi-fi e sistemi per il controllo urbano per rendere sempre più sicura e tecnologicamente avanzata la città.
“Torino, grazie alla scelta dell’illuminazione pubblica a Led, fa un altro importante passo verso l’obiettivo di metropoli cosiddetta eco-friendly e si affianca alle altre grandi città a livello europeo che stanno investendo sull’efficienza e sulla tutela dell’ambiente” ha sottolineato l’assessore all’Ambiente e all’Innovazione Enzo Lavolta.
Il progetto Torino Led mira anche alla sensibilizzazione della popolazione sui problemi ambientali e mostra le azioni concrete che tutti possono intraprendere per diminuire la propria impronta di carbonio sul territorio.
L’opera di trasformazione della città risponde ai messaggi lanciati dall’Onu che ha proclamato il 2015 Anno Internazionale della Luce e delle tecnologie che la riguardano, pianificando una serie di appuntamenti culturali per la divulgazione delle scoperte in questo campo.