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India, Kengo Kuma vuole progettare due città intelligenti

India, Kengo Kuma vuole progettare due città intelligenti

 

(Rinnovabili.it) – Chandigarh è la capitale dello stato indiano del Punjab, e tante altre cose. Sulla “città d’argento” mise la sua firma Le Corbusier mezzo secolo fa. E ora è candidata a diventare una delle 20 città intelligenti dell’India, il maxi progetto su cui il governo sta puntando molto per rilanciare sviluppo e economia del paese. Non è un caso che proprio in questa città l’archistar giapponese Kengo Kuma abbia deciso di dire la sua su smart city e rapporto con l’esistente, mentre è in trattativa col Governo per farsi assegnare due importanti progetti.

 

“Smart city non deve significare soltanto città comoda – ha affermato Kuma – Deve riflettere la cultura e le tradizioni di quel posto. C’è una filosofia dietro ad ogni città, e i piani di sviluppo dovrebbero esprimerla. Un tempo, le città venivano sviluppate secondo un’idea di espansione culturale, mentre oggi tutto ruota attorno al soddisfacimento dei bisogni

 

Ma in altre circostanze non bisogna scavare nel passato, quanto piuttosto tenere gli occhi ben fissi al presente. È esattamente quello che ha fatto Kuma volando in India. Lo scopo del viaggio è prendere contatti con amministratori e politici locali per convincerli a farsi aggiudicare progetto e realizzazione di due smart city indiane. Si tratta di Ludhiana e Gurgaon, due città situate nel nord dell’India. Per il momento non è ancora stato messo nulla nero su bianco, le trattative con i rappresentanti del governo però vanno avanti.

 

India, Kengo Kuma vuole progettare due città intelligenti

 

Il piano del Governo Modi è estremamente ambizioso. Sul tavolo 14 miliardi di dollari (più quelli che metteranno gli  investitori privati) per le prime 20 città da trasformare in centri urbani 4.0. Sicurezza energetica ed idrica, igiene e gestione intelligente dei rifiuti solidi, mobilità urbana efficiente, connettività ed e-governance sono i punti cardine del programma che dovrebbe rinnovare in tutto oltre 500 centri cittadini e farne i futuri hub tecnologici e sociali del paese.

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