Una volta concluso Expo2020 il sito si trasformerà in un nuovo innovativo distretto
(Rinnovabili.it) – Oltre 23 milioni di visite, di cui 3 mln di studenti e più di 80 capi di Stato, Expo2020 di Dubai si conclude oggi.
Anche le nostre due inviate, Roberta Bardi e Roberta Faoro, sono state a farsi una passeggiata tra gli spettacolari padiglioni, i grandi effetti luminosi e le innovazioni a tutto campo.
Gli organizzatori di Expo2020 hanno focalizzato l’attenzione sul futuro del nostro Pianeta. Nel porto franco dell’esposizione universale, i ricercatori, ed i politici, di tutto il mondo hanno condiviso innovazioni e scoperte. Sostenibilità, green economy, tecnologia verde, sono alcune delle parole chiave dell’evento.
Nel cuore dell’innovazione
Il cuore pulsante della prima Esposizione Universale del Mondo Arabo è sicuramente la Al Wasl Plaza. Una cupola immersiva dotata di proiettori altamente evoluti che trasmettono a 360° immagini e suggestioni luminose. E di notte l’effetto è ancora più accattivante.
Tra un padiglione e l’altro può capitare di imbattersi in Opti, un piccolo robot esempio di intelligenza artificiale, con cui scambiare “due chiacchiere” o semplicemente ricevere informazioni.
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I tre distretti, Sostenibilità, Opportunità e Mobilità, hanno lasciato spazio alla tecnologia ed alla creatività. Mentre l’energia pulita necessaria è catturata dai 18 alberi solari capaci di inseguire il sole, per arrivare a produrre circa 4GWh l’anno di energia rinnovabile. Per avere un’idea, il quantitativo necessario a ricaricare circa 900.000 cellulari. Gli affascinanti Energy Tree conducono al padiglione della sostenibilità “Terra”. Un viaggio alla scoperta del nostro Pianeta, tra foreste e mari, che mette i visitatori davanti all’evidenza: non esiste un Pianeta B. La Terra va preservata, ora.
Tuttavia non abbiamo potuto non domandarci che fine faranno le migliaia di bottiglie di plastica usate per enfatizzare il percorso all’interno del padiglione.
Sicuramente l’Expo 2020 di Dubai ha saputo stupire. Portando addirittura un muro d’acqua alto oltre 14 metri quale facciata del Padiglione della Repubblica di Corea. Si tratta ovviamente di una proiezione video, ma dall’effetto unico.
Ma cosa accadrà da domani?
Con oggi si chiude l’evento semestrale, ma cosa succederà al sito di Expo a partire da domani? Buona parte dei Padiglioni sono stati costruiti con l’intento di facilitare lo smontaggio una volta conclusa l’Esposizione. Il resto delle strutture si trasformerà in un nuovo agglomerato urbano. O almeno quella è l’idea. I potenziali futuri abitanti saranno probabilmente giovani imprenditori e start-up, che si prevede potranno arrivare al nuovo distretto già da ottobre. La posizione non è centrale rispetto a Dubai, questo potrebbe far “scendere” leggermente i prezzi. Tuttavia il sistema infrastrutturale della mobilità faciliterà ogni genere di spostamento verso e dalla metropoli. Il risultato sarà molto simile al concetto di città in 15 minuti.