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I protocolli energetico ambientali: un’introduzione

I protocolli energetico ambientali sono un sistema di certificazione volontaria che permettono di rendicontare e misurare la sostenibilità degli edifici. GBC Italia ha sviluppato una sua famiglia di rating system indispensabili per garantire la transizione ecologica del comparto delle costruzioni

realizzato in collaborazione con Green Building Council Italia

Via depositphotos.com

I protocolli energetico ambientali sono sistemi di certificazione su base volontaria finalizzati alla misurazione delle prestazioni di un edificio dalla fase di concept alla fase di esercizio attraverso l’applicazione di standard per la progettazione, costruzione ed esercizio.

I protocolli energetico-ambientali (rating system) nazionali e internazionali rappresentano gli strumenti per misurare tutte le prestazioni di un “sistema edificio” o su più ampia scala di intere aree urbane, considerandoli nel complesso, tramite l’analisi di parametri prestazionali standardizzati. Tali strumenti tengono in considerazione la sostenibilità degli asset (siano questi di nuova costruzione o storici) e prendono in esame un set ampio di parametri prestazionali, non solo dunque l’efficienza energetica (misurata in kWh), ma anche l’efficienza idrica (misurata in litri), il comfort e la salubrità ambientale interna (misurati in °C, UR%, lux, m2/m3, micro grammi/m3, ecc.), l’impatto generato dalle attività di costruzione sull’ambiente naturale nel rispetto degli equilibri dell’ecosistema, i processi di economia circolare compresi il riutilizzo e riciclaggio dei materiali e un adeguato smaltimento e avvio a riuso dei rifiuti, compresi quelli da demolizione, la connessione con le infrastrutture di mobilità collettiva e leggera. I principali protocolli energetico-ambientali (rating system) nazionali e internazionali prevedono robusti processi di certificazione terza sia in fase progettuale che di realizzazione delle opere, permettendo di ottimizzare i tempi di esecuzione, aumentare la trasparenza dei processi di appalto e diminuire i fenomeni di corruttela, fornire basi metodologiche per formare efficacemente tutti gli attori coinvolti nei processi di rigenerazione urbana e territoriale.

Misurare la sostenibilità di un edificio

L’applicazione dei protocolli energetico ambientali, adottati quali strumenti per la rendicontazione e la misurazione della sostenibilità degli edifici, è in costante crescita sul territorio nazionale dal 2008, in termini di numero di registrazioni e certificazioni. I protocolli si differenziano nell’approccio in funzione di una serie di fattori e parametri, mentre il riferimento all’uno o all’altro protocollo avviene in funzione della destinazione d’uso dell’edificio, del tipo di intervento e degli obiettivi del progetto.

I protocolli premiano il raggiungimento di prestazioni che permettono di ridurre l’impatto ambientale degli edifici in misura maggiore rispetto a quanto previsto dalla legislazione vigente attraverso l’introduzione di specifiche prestazioni orientate alla minimizzazione degli effetti sull’ecosfera.

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La dimostrazione del perseguimento dei singoli impatti ambientali, definiti all’interno di crediti e prerequisiti, avviene mediante una metodologia trasparente di rendicontazione, individuata a partire dagli obiettivi, attraverso indicazioni operative o valori numerici di soglia derivati da un calcolo semplificato, rendendo così univoca ed efficiente la comprovazione delle prestazioni ambientali. Il tutto si traduce nella richiesta di documenti specifici, che devono necessariamente seguire il processo di sviluppo del singolo progetto, dalla redazione della documentazione in fase di programmazione fino alle fasi di progettazione, costruzione e verifica

Il processo di certificaizone

I momenti principali della certificazione sono quattro: registrazione, verifica di progetto, verifica di costruzione e certificazione.

Il processo inizia con la registrazione del progetto, una volta completata l’attività e raccolta la documentazione necessaria è possibile procedere con la verifica di progetto, previa comunicazione all’ente di certificazione. Da quel momento non è più possibile modificare la documentazione e si attiva un ente terzo per la verifica. L’ente svolge le attività sulla base della documentazione caricata e al termine provvede ad inviare un rapporto sulla base del quale i crediti possono essere confermati, sospesi in attesa di integrazioni, o negati.

La successiva fase di verifica di costruzione mira a valutare l’adempimento dei requisiti di costruzione prescritti dai crediti perseguiti. Laddove previsto dal protocollo possono essere eseguite una o più ispezioni in sito. Come per la verifica di progetto, è necessario caricare sulla piattaforma del proprietario dello schema di certificazione la documentazione richiesta e dare comunicazione della volontà di procedere con la verifica all’ente di certificazione. Un ente terzo completa la verifica e al termine delle attività redige un rapporto con i risultati delle verifiche.

A seguito dell’esito positivo delle fasi di verifica di progetto, di costruzione e del raggiungimento di un punteggio minimo viene redatto dall’ente di certificazione un rapporto finale seguito dalla certificazione che attesta il livello di certificazione raggiunto.