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Grenoble, l’European Green Capital del 2022

Ridurre le emissioni del 50% entro il 2030, ristrutturazioni edilizie obbligatorie, corridoi verdi, mobilità lenta, ecoquartieri e verde pensile, le buone pratiche di Grenoble

Grenoble European Green Capital 2022

Il 35% dei cittadini di Grenoble si sposta a piedi

(Rinnovabili.it) – Mancano ormai pochi mesi alla fine dell’anno quando lo scettro di European Green Capital passerà dall’attuale città di Lahiti in Finlandia, alla francese Grenoble.

Situata sulle Alpi, a est della valle del Rodano, Grenoble è chiamata la capitale delle Alpi per le sue dimensioni. Una città con una popolazione di 158mila persone ed una densità urbana di 8.861 abitanti per kmq, dovuta principalmente alle condizioni geografiche che ne limitano l’espansione urbana.

Un vincolo ben presto trasformato in risorsa e che ha permesso alla città di aggiudicarsi il premio di Capitale Verde Europea.

Rigenerazione urbana, la chiave del successo

Avendo una topografia poco favorevole all’espansione, Grenoble ha puntato molto sulla rigenerazione e riqualificazione delle aree urbane dismesse, trasformandole in eco quartieri. Le aree verdi sono un grande valore aggiunto per la città, che incoraggi i cittadini all’inverdimento verticale ed all’apertura di giardini privati attraverso un accurato programma di piantumazione. Le aree inutilizzate sono rese disponibili al pubblico per la creazione di parchi urbani o piccoli orti pubblici.

Tra gli esempi più virtuosi non può che essere citato l’eco quartiere Flaubert. Costruito con un approccio partecipativo da parte dei cittadini, il quartiere si affida alle risorse naturali locali per le nuove costruzioni immobiliari. Legno, terra, paglia, tetti verdi, sono elementi che caratterizzano il quartiere Flaubert, migliorando la qualità della vita e dimostrando le potenzialità di materie prime semplici ma estremamente efficienti.

Il distretto porta avanti un approccio low carbon e sfrutta per il 60% energia proveniente da fonti rinnovabili, anche grazie alla messa in funzione della vicina centrale a biomassa.

Il tema del verde sale anche fino alle coperture degli edifici, dove trovano spazio orti urbani per la collettività e giardini pensili.

Obiettivi ambiziosi

Grenoble_Caserne-de-Bonne
Grenoble, Caserne-de-Bonne

Grenoble è consapevole dell’importanza delle scelte urbane per la lotta al cambiamento climatico, così ha fissato obiettivi estremamente ambiziosi di riduzione delle emissioni. Dal 2005 al 2016 è riuscita ad abbattere il 25% delle sue emissioni mentre entro il 2030 conta di arrivare ad un 50%, collocandosi ben al di sopra degli standard regionali.

Ristrutturazione obligatoria

Mantenere il patrimonio architettonico in ottimo stato è essenziale per la qualità della vita e per l’ambiente. Così da 10 anni Grenoble ha avviato una campagna di restauro dedicata al centro storico che mette i proprietari e gli amministratori, di poter effettuare interventi risanativi sui propri edifici seguendo un preciso programma. Il Comune mette a disposizione i professionisti competenti per le specifiche tecniche. Una volta definito il progetto i condomini, hanno 5 anni per ultimare i lavori.

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Dal 2007 inoltre, tutti gli edifici oggetto di ristrutturazioni importanti devono eseguire lavori di isolamento termico (con cappotto o intonaco termico) almeno sul 50% della facciata, migliorando significativamente il comfort interno e l’efficienza.

Grenoble mobilità
Grenoble mobilità

Corridoi verdi e mobilità lenta

Filo conduttore dell’ecoquartiere di Flaubert, così come per tutta la città di Grenoble, è il verde. La continuità vegetale ha permesso di realizzare una serie di corridoi verdi che collegano i grandi parchi, incentivando la mobilità lenta. Ad oggi oltre il 35% della popolazione si sposta a piedi soprattutto grazie alla facilità di percorrenza ed all’ottimizzazione dei percorsi. Sembra banale, ma la presenza di marciapiedi più larghi, aree pedonali, percorsi diretti, sono tutti elementi che fanno si che le persone scelgano di lasciare a casa la propria auto.

Ovviamente anche il trasporto pubblico ed il bike sharing sono estremamente popolari. L’intera rete stradale è servita di percorsi ciclabili e parcheggi riservati.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.