Rinnovabili

Le Scuderia della Rocca di Sant’Apollinare: il primo edificio certificato GBC Historic Building

realizzato in collaborazione con Green Building Council Italia

GBC Historic Building
Scuderia della Rocca di Sant’Apollinare – credits: GBC Italia

Il primo certificato GBC Historic Building è un esempio virtuoso di retrofit strutturale post-sisma e termo-energetico basato sui principi dell’economia circolare

Le Scuderie della Rocca di Sant’Apollinare sono un complesso storico del XVIII sec. che ha ottenuto la prima certificazione GBC Historic Building, diventando così un pioniere nel campo della riqualificazione sostenibile dei patrimoni storici. Questo edificio, ora utilizzato come laboratorio all’aperto dell’Università degli Studi di Perugia, è un esempio virtuoso di retrofit strutturale post-sisma e termo-energetico basato sui principi dell‘economia circolare, dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale. Fin dalla fase di cantiere si è promossa la gestione sostenibile e l’uso di trasporti alternativi. La ristrutturazione ha preservato l’aspetto storico del complesso implementando tegole con effetto invecchiato in laterizio per il raffrescamento passivo. La pavimentazione esterna è stata realizzata con ghiaia locale ad elevato albedo per contrastare l’effetto isola di calore. Sono inoltre state adottate soluzioni per il recupero delle acque meteoriche e per ridurre i consumi d’acqua. L’efficienza energetica è stata raggiunta grazie a un innovativo impianto di trigenerazione alimentato da biomasse, che insieme ad altre strategie ha consentito un risparmio del 41%. I materiali da costruzione sono stati riutilizzati o riciclati,

fino al 21% del costo. La qualità dell’aria è stata garantita grazie a un sistema VMC e monitoraggio CO2, oltre a un design per il comfort degli occupanti.

Le Scuderie della Rocca di Sant’Apollinare

Parametri di certificazione

Prestazioni energetiche edifici Prestazioni dell’involucro trasparente e opacokWh/mqEPH effettivo (kWh/m2anno): <20 kWh/m2anno a seguito dell’istallazione della pompa di calore geotermica (progetto europeo GEOFIT, già operativa dal 2021)
Produzione energia rinnovabile Tipologia di fonti impiegata e relativa produzionekWhImpianto pilota di trigenerazione alimentato ad olio vegetale (cogeneratore e macchina frigorifera ad assorbimento) per riscaldamento/raffrescamento e caldaia di supporto (per riscaldamento) Potenza termica generatore di calore (kW): 140 kWt a servizio dell’intero complesso della Rocca Tipologia terminali climatizzazione invernale ed estiva: Pannelli radianti a pavimento Potenza macchina frigorifera (kW): 70 kWt Impianto di ventilazione: Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) con recuperatore di calore Integrazione di pompa di calore geotermica a bassa entalpia con scambiatori orizzontali per coprire il carico in regime invernale (80%) ed estivo (100%).
Efficienza risorse idriche Recupero Acque meteoriche, Riduzione consumo domestico, ecc.% di riduzione– 79% – Sistema di recupero delle acque meteoriche – Installazione di cassette WC dual-flush e rubinetti temporizzati nessun utilizzo di acqua potabile per usi esterni e/o ornamentali
Qualità indoor Illuminazione, ventilazione, Acustica,..Tipologia scelta, dB, ecc.-sistema VMC e monitoraggio CO2, -illuminazione con lampade a LED – …
Riduzione di CO2%
Building AutomationSistemi impiegatiSistema automatizzato di termoregolazione, ricambio d’aria ed illuminazione in ogni stanza, con rilevatore di presenza, gestito tramite sistema BMS con controllo remoto (BMS monitoring XWeb)
Altro
Progettazione, prototipazione, realizzazione ed installazione di tegole ad elevata riflettanza solare ed emissività termica ottenuta mediante ingobbi riflettenti simil-invecchiamento ed in grado di esercitare l’effetto fotocatalitico ed autopulente. Le tegole in laterizio risultano essere la metodologia di rivestimento dei sistemi di copertura per eccellenza e sostanzialmente rappresentano l’unico elemento applicabile in fase di riqualificazione di edifici storici, dove appunto il manto di tegole spesso necessita di ripristino

Mini digestore biogas e semi di oleaginose per produrre energia pulita

Gli interventi che hanno permesso alle ex scuderie del Monastero benedettino della Rocca di Sant’Apollinare di raggiungere la qualità richiesta dal protocollo di certificazione GBC Historic Building cono molteplici. L’edificio è alimentato interamente da fonti energetiche rinnovabili, grazie a un impianto di trigenerazione per il riscaldamento e il raffreddamento. Questo sistema è basato su una trigeneratore ad olio vegetale (100 kWe e 140 kWt) e una macchina frigorifera ad assorbimento (70 kWf) a servizio dell’intero complesso della Rocca. L’olio vegetale è prodotto dai semi di oleaginose raccolti nei campi circostanti attraverso un mulino dedicato.

Inoltre, l’edificio è dotato di un digestore di mini biogas che converte acque di vegetazione, residui di spremitura, acque nere deviate prima dell’ingresso in fossa Imhoff, sfalci e rifiuti verdi in energia elettrica e termica (30 kW, 50 kW) e fertilizzante per i campi agricoli.

Nel caso di manutenzione del sistema di trigenerazione, è disponibile una caldaia murale come backup. L’acqua calda sanitaria viene prodotta da un bollitore da 500 litri o alimentato da uno stacco diretto dalla tubazione del teleriscaldamento. La ventilazione meccanica controllata garantisce un’efficace aerazione, regolando il flusso d’aria in base ai livelli di CO2 monitorati nelle aree ad alta densità.

L’illuminazione dell’edificio è realizzata con plafoniere a LED a parete e soffitto, per massimizzare il risparmio energetico. Per garantire il comfort degli occupanti, sono previste regolazioni personalizzate per ogni spazio condiviso.

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Performance di sostenibilità ambientale

Al fine di minimizzare l’impatto ambientale, è stato implementato un sistema di gestione dei rifiuti che comprende la raccolta, il riciclo e lo smaltimento. È stata dedicata una zona facilmente accessibile all’edificio per la raccolta e lo stoccaggio di materiali destinati al riciclaggio, tra cui carta, cartone, vetro, plastica, metalli e rifiuti organici. Le aree comuni sono dotate di postazioni per la raccolta differenziata, mentre i contenitori per rifiuti indifferenziati, sono posizionati sotto la tettoia vicino all’ingresso secondario.

Inoltre, nel pieno rispetto del protocollo GBC Historic Building, sono stati identificati gli impianti di riciclo nella zona e sono stati stipulati accordi con i fornitori di servizi di trattamento dei rifiuti e le strutture di ricezione dei rifiuti per il recupero e il riciclo. La maggior parte dei materiali rimossi dall’edificio è stata riutilizzata, mentre quelli per i quali non è stato possibile il riutilizzo, come le travi, sono stati consegnati a un centro di recupero che garantisce il loro riciclaggio per la produzione di pannelli truciolari.

Gli scarti di costruzione sono stati raccolti in modo indifferenziato e separati all’esterno del sito per essere riutilizzati come sottofondo stradale.

Inoltre, i materiali di nuova costruzione sono stati selezionati da aziende locali che producono materiali sostenibili con certificazione EPD, seguendo il principio della vicinanza.

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I numeri del risparmio

GBC Historic Building, il protocollo sviluppato da GBC Italia che unisce due culture

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