Dopo 3 anni 4,5 mln di euro, la piattaforma Pleec è attiva: un nuovo strumento al servizio dell’efficienza energetica e delle smart cities europee
(Rinnovabili.it) – È terminato in questi mesi il progetto pilota Pleec, acronimo di Planning for Energy Efficient Cities. Un’iniziativa voluta e portata avanti dall’Unione Europea, il cui scopo era quello di realizzare una piattaforma a disposizione di tutte le amministrazioni cittadine che fossero alla ricerca di soluzioni di efficienza energetica e sviluppo sostenibile. Non solo riqualificazione e isolamento termico dei vecchi edifici responsabili di tanti sprechi energetici, ma anche la creazione di piani di mobilità alternativa e un potenziamento della quota energetica ricavata da fonti rinnovabili.
Il progetto pilota che ha portato all’attivazione della piattaforma Pleec è durato 3 anni ed è costato quasi 4,5 milioni di euro. Hanno partecipato al programma decine di ricercatori e urbanisti provenienti dalle sei città europee coinvolte in questa prima fase: Stoke-on-Trent nel Regno Unito, Eskilstuna in Svezia, Santiago de Compostela in Spagna, Turku e Jyväskylä in Finlandia e Tartu in Estonia.
Lo scopo era quello di sviluppare strategie e soluzioni concrete per uno sviluppo cittadino più sostenibile, sia dal punto di vista energetico e ambientale, che da quello economico. Tutte soluzioni che, grazie all’apertura della piattaforma a tutte le città europee, potranno essere facilmente replicate da altri centri urbani, permettendo di raggiungere più velocemente gli obiettivi europei per il 2020 in materia di crescita sostenibile.
La piattaforma, alla quale hanno partecipato tra l’altro 18 partner istituzionali, ha lo scopo di fornire informazioni, risorse e strategie facilmente attuabili da tutte la maggiori realtà cittadine europee intenzionate a puntare sulla sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica, a tutte quelle città che vogliono quindi diventare delle autentiche smart cities.
Come funziona la piattaforma Pleec?
Innanzitutto la piattaforma Pleec fornisce informazioni sulle modalità con le quali si può intraprendere un percorso di rinnovamento in chiave eco-sostenibile. In questo senso, la prima cosa da fare è elaborare un Paee (Piano di Azione per l’Efficienza Energetica) solido e credibile, cosa per la quale occorrerà ottenere supporto politico, ma anche e soprattutto il raggiungimento di un’efficace cooperazione tra dipartimenti diversi.
In questo senso la pubblicazione dei Paee delle 6 città europee che hanno preso parte al progetto pilota rappresenta un concreto strumento di supporto a tutte le realtà urbane che desiderano intraprendere il percorso verso la maggiore sostenibilità ambientale, energetica ed economica.
Questi Paee sono frutto di un lavoro collaborativo durato 3 anni, mirato all’identificazione delle risorse e delle carenze di ciascuna delle sei città, nonché alla formulazione di interventi concretamente attuabili e alla misurazione dei benefici raggiunti.
L’obiettivo di tutta l’iniziativa è quindi proprio quello di definire percorsi di sviluppo sostenibile collaudati, che permettano di ridurre ogni tipo di spreco e di massimizzare le risorse disponibili, al fine di ideare modelli facilmente replicabili in altre realtà. La stessa piattaforma, tra le altre cose, ha proprio lo scopo di individuare centri urbani che abbiamo profili simili per suggerire la condivisione di analoghe best practices di efficienza energetica.