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Cuneo presto diventerà una smart city?

Il Consigliere Fierro ha proposto al Sindaco e all'Assessore competente di Cuneo di trasformare la città piemontese in una smart city.

Cuneo presto diventerà una smart city?

 

(Rinnovabili.it) – Durante la seconda giornata dell’assemblea comunale di Cuneo il Consiglere Fierro ha chiesto a Sindaco ed Assessore Competente se ci fosse la volontà di trasformare la città piemontese in una smart city.

Molte città italiane, regioni e piccoli comuni vicini stanno attuando politiche per migliorare l’efficienza energetica, tutelare l’ambiente, dare nuovi servizi a cittadini ed imprese, digitalizzare i servizi e migliorare l’inclusione sociale attraverso strategie intelligenti.

Il consigliere ha proposto per trasformare Cuneo in una smart city di migliorare il sistema di piste ciclabili, attuare una politica attenta all’ambiente, attivare un sistema di prenotazione online degli sportelli comunali e sviluppare un’applicazione per dispositivi mobili che permetta di conoscere in tempo reale i tempi di attesa dei servizi di trasporto pubblico.

L’Assessore Dalmasso allora ha evidenziato come il comune di Cuneo stia portando avanti progetti volti alla semplificazione della vita dei cittadini ed il Consigliere Fierro ha ribadito la sua ambizione nell’immaginare iniziative sul tema delle città intelligenti da parte dell’amministrazione.

Tra i progetti già in via di sviluppo per Cuneo smart city c’è il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) affidato al SITI, Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione del Politecnico di Torino e della Compagnia di San Paolo, che prevede lo studio per il riassetto della mobilità urbana. La progettazione prevederà il miglioramento della mobilità del centro storico, la situazione dei parcheggi nei quartieri nuovi della città, la mobilità sostenibile legata all’uso delle biciclette e l’inserimento di traffico privato nel trasporto pubblico.

I risultati dello studio si attendono in 30 mesi, dopodiché si potranno mettere a punto le strategie per limitare l’uso di mezzi propri per favorire la mobilità dolce, prendendo in considerazione in modo congiunto il PUMS, lo studio del SITI e le risorse disponibili.