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Con Missione 2025 le città chiedono ai governi “obiettivi climatici più ambiziosi”

E’ nata la colazione globale Mission 2025, sottoscritta dai sindaci, dai governi locali, ma anche da AD e investitori per invitare i Governi nazionali a fare di più in vista dell’obiettivo 1,5°C stabilito dall’Accordo di Parigi

Missione 2025
Immagine di freepik

Tra i firmatari di Mission 2025 c’è anche C40 a sottolineare il ruolo determinante delle città nell’azione climatica

Alcune delle più grandi aziende, istituti finanziari, città e regioni del mondo hanno preso parte alla nuova coalizione chiamata “Mission 2025”. L’iniziativa, alla quale ha aderito anche C40, vuole sollecitare i Governi ad intraprendere “azioni più ambiziose” verso gli obiettivi climatici, soprattutto in vista della prossima scadenza di febbraio 2025 di revisione degli NDC dell’Accordo di Parigi. 

La dichiarazione della Mission 2025 è sottoscritta da Groundswell, collaborazione tra le organizzazioni no-profit Global Optimism, Systems Change Lab e Bezos Earth Fund e co-firmata dai capi di organizzazioni e aziende leader come IKEA, Unilever, The B Team, Iberdrola, C2ES, Climate Crisis Advisory Group, Climate Group, Club of Rome, E3G, ECF, WBCSD.

Agire più velocemente contro la crisi climatica non è difficile

Il manifesto di Mission 2025 recita:

“Siamo pronti a incoraggiare i governi a definire piani più ambiziosi e accelerarne l’attuazione. Sappiamo che questo può sbloccare trilioni di investimenti privati ​​per proteggere la nostra natura, espandere le energie rinnovabili a basso costo, sostenere le industrie per competere in un’economia a basse emissioni di carbonio e salvaguardare equamente gli standard di vita della nostra gente”.

Come sottolinea C40, le organizzazioni firmatarie della coalizione sperano così di incoraggiare i governi ad attuare progressi più rapidi verso un’economia allineata all’obiettivo 1,5°C. 

Le argomentazioni che spingono gli aderenti alla colazione a chiedere alle autorità governative maggiore coraggio, partono dal presupposto che “più di due terzi dei ricavi annuali delle più grandi aziende del mondo sono ora allineati con l’obiettivo di raggiungere emissioni nette pari a zero”, si legge nella nota diffusa da Mission 2025. Un’affermazione non del tutto supportata, sotto il profilo delle aziende private, dai dati diffusi dal Net Zero Tracker che conferma come solo il 40% delle più grandi aziende private avviano fissato obiettivi net zero. 

Mission 2025 risponde all’analisi della Energy Transitions Commission, dimostrando che il rapido calo dei costi delle tecnologie pulite e la comprovata fattibilità di altre soluzioni significano che i Paesi possono collettivamente quasi triplicare le ambizioni climatiche semplicemente tenendo conto delle impegni assunti e dai progressi realizzati dalla presentazione dei Piani precedenti del 2021. 

Il lancio odierno della Missione 2025 è una chiara confutazione a tutti coloro che sostengono che agire più rapidamente per affrontare la crisi climatica è troppo difficile, troppo impopolare o troppo costoso. L’ambizione espressa dai sindaci, dagli investitori e dalle imprese in questa coalizione dovrebbe dare ai governi la fiducia necessaria per allineare i loro piani climatici per il 2025 con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi”, sottolinea Christiana Figueres, co-fondatrice di Global Optimism, tra i primi firmatari della colazione.

A che punto sono le città

“Il 75% delle città C40 sta riducendo le emissioni pro capite più velocemente dei rispettivi governi nazionali e tutti i membri del C40 hanno piani d’azione per allineare le proprie economie con l’obiettivo di 1,5°C come condizione per l’adesione”, sottolinea Mark Watts, direttore esecutivo di C40 Cities nell’illustrare il perchè dell’adozione del gruppo C40 a Mission 2025. Dopotutto le città svolgono un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi, poiché sono responsabili del 70% del consumo globale di energia primaria e del 60% delle emissioni globali di gas serra.

E’ il percorso verso una futura prosperità condivisa”, prosegue Watts, “creando milioni di buoni posti di lavoro verdi e tracciando una giusta transizione per uscire dalla disuguaglianza e dall’inquinamento dell’era dei combustibili fossili. Esortiamo i governi a cogliere l’opportunità di creare piani in linea con l’obiettivo di 1,5°C e di realizzare questi obiettivi nazionali condivisi collaborando in modo significativo con i governi locali e regionali, la filantropia, le imprese, i sindacati e la società civile per realizzarli”.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.