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Come sfruttare l’IA generativa per la pianificazione: 5 città d’esempio 

Camion che prevedono il futuro, città immaginarie mostrare ai cittadini per migliorare il loro stile di vita, bot che dialogano con i residenti aiutandoli in ogni circostanza, ma anche ChatGPT che non creano parole ma materiali sostenibili. E’ il futuro dell’integrazione dell’IA generativa nelle smart city

IA generativa
Immagine di freepik

Nove sindaci su dieci delle città di tutto il mondo desiderano sfruttare l’IA generativa 

Sono oltre la maggioranza i sindaci nel mondo interessati all’IA generativa, Intelligenza Artificiale generativa, ma in quanti effettivamente la stanno sfruttando? Secondo un sondaggio della  Bloomberg Philanthropies del 2023 solo il 2%. 

Senza dubbio non gioca a favore la giovinezza di questo sistema che, la pari di ChatGPT e DALL-E, è ancora agli esordi anche in quanto ad applicazioni nel campo della pianificazione urbana.

Nel 2019 la G20 Global Smart Cities Alliance del World Economic Forum ha sviluppato un set di dati condivisi sulle modalità con cui utilizzare l’IA ed i dati per il bene sociale. Dunque cosa potrebbe garantire in più IA generativa allo sviluppo delle smart city? Sempre secondo il City AI Connect della Bloomberg Philanthropies l’upgrade consentirebbe di mettere a rete tutte le informazioni creando una piattaforma digitale che colleghi i governi locali che sperimentano l’IA generativa. Le implementazioni spazierebbero dall’efficientamento del trasporto pubblico, fino alla creazione di chatbot multilingue per un migliore accesso ai servizi. 

Il World Economic Forum ha raccolto cinque casi studio avviati da altrettante città all’avanguardia nella tecnologia.

Buenos Aires: il chatbot versatile

La capitale argentina ha lanciato il suo primo chatbot “Boti” nel 2019. Questo sistema si è evoluto insieme all’intelligenza artificiale generativa, diventando il sistema preferito dai cittadini per la ricerca di informazioni, con un record di 11 milioni di conversazioni a gennaio 2022. Boti ha svolto un ruolo governativo ufficiale per i vaccini durante il periodo di pandemia, ed ora ha ampliato il suo raggio d’azione includendo servizi come il bike sharing e l’assistenza sociale.

Singapore: all’avanguardia in 100 soluzioni sull’AI generativa

Non a caso Singapore è stata la prima città al mondo ad avere un Gemello Digitale. Da allora la tecnologia legata all’IA generativa si è evoluta a tal punto da portare con sé oltre 100 sperimentazioni differenti. 

Dalla predisposizione dei contenuti dei corsi universitari con tanto di diapositive create ad hoc dall’IA, fino all’analisi dei dati in tempo reale per aumentare la potenza economica della città, l’IA generativa trova a Singapore un terreno fertile nel quale crescere, nel bene e nel male, senza particolari limitazioni.

Amsterdam: quando l’IA genera materiali sostenibili

Come nel linguaggio letterale ChatGPT utilizza i dati delle singole parole per creare connessioni linguistiche, allo stesso modo un progetto dell’Università di Amsterdam sta convertendo queste stesse parole in molecole per creare non più connessioni linguistiche ma veri e propri materiali sostenibili.

In questo caso l’intelligenza artificiale generativa predispone nuovi materiali e formule chimiche, assicurando la produzione di soluzioni al massimo della loro efficienza. Per il momento il team si sta concentrando sulla creazione di sali per l’accumulo di energia, acciaio sostenibile, plastica bio e nuove proteine vegetali.

Dallas, la mobilità autonoma ha una marcia in più

A Dallas si sperimenta una nuova razza di camion a guida autonoma: ad addestrarli è l’IA generativa. Dove un veicolo autonomo standard utilizza i dati e le immagini per pianificare i percorsi, il nuovo sistema “Copilor4D” sfrutta invece i sensori lidar per visualizzare gli oggetti all’interno di una mappa 3D. Cosa significa? Che il veicolo sarà in grado di prevedere il futuro, ipotizzando cosa accadrà fino a 10 secondi nel futuro, anticipando di conseguenza i problemi. 

Boston: punta tutto sulle biciclette

Boston vorrebbe diventare più bike friendly, per farlo gli urbanisti hanno guardato alla capitale europea simbolo per eccellenza di questo mezzo: Copenaghen. Tuttavia la cultura e le abitudini dei cittadini sono difficili da cambiare, tanto che molti residenti di Boston si sono dichiarati contrari o scettici nei confronti del progetto. L’IA generativa permetterà di dare un’occhiata al futuro “What IF” di Boston guidando i residenti verso il cambiamento e mostrando loro come potrebbero essere le cose se scegliessero di investire in questa soluzione per la mobilità. “Con l’aiuto dell’intelligenza artificiale generativa, possiamo portare lo stile di Copenaghen dell’infrastruttura ciclabile, sovrapporlo all’infrastruttura e all’ambiente edilizio di Boston, in modo che i bostoniani possano avere un’idea tangibile di come sarà la nostra città se promuoviamo e costruiamo una [rete] ciclabile”, ha affermato Jinhua Zhao, professore di città e trasporti al MIT.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.