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Come diventare una smart city: l’esperienza di Chicago

Come diventare una smart city- l’esperienza di Chicago

 

(Rinnovabili.it) – Essere una smart city significa non solo migliorare la vita delle persone, ma anche attrarre investimenti, generare occupazione ed imparare a consumare meno energia.

Dopo aver dimostrato le sue innumerevoli potenzialità, Chicago è stata scelta lo scorso mese come città ospitante dell’”Internet of Things World Forum“, la vetrina globale dedicata all’approfondimento delle tecnologie e dell’informazione polivalente.

In questo contesto in continua evoluzione la città statunitense si è dimostrata a tutti gli effetti una vera smart city, trasformandosi nel banco di prova di molteplici tecnologie applicate in ambito urbano.

Nel 2011 Chicago ha iniziato a trasformarsi in una città digitale, puntando all’Internet of Things, agli open data ed alle connessioni multimediali, per “mettere in rete” l’intera area metropolitana, spendendo miliardi di dollari per collegare tutte le infrastrutture necessarie nei settori chiave.

Oggi Chicago offre oltre 600 database leggibili a tutti che forniscono informazioni riguardo alla criminalità, alla qualità delle acque e delle spiagge, alla congestione del traffico, all’occupazione e molto altro, semplicemente attraverso il portale internet cittadino.

 

SICUREZZA – Una smart city è sicura. Sono oltre 25.000 gli occhi delle telecamere puntate su Chicago per monitorare tutti i quartieri e mantenere la sicurezza. Tutte le auto della polizia sono infatti dotate di  un dispositivo di comunicazione collegato alla rete che invia la richiesta d’aiuto o segnala il problema alla volante più vicina, consentendo un intervento tempestivo.

MOBILITA’ INTELLIGENTE – Una smart city non è inquinata. Per ridurre la congestione del traffico, Chicago ha investito sul trasporto pubblico e sulla mobilità leggera. Tutti gli autobus sono dotati di un GPS che ne segnala la posizione in tempo reale e di conseguenza l’esatto arrivo in fermata.

Per incentivare il bike sharing inoltre, tutti i visitatori ed i residenti sono in grado di conoscere grazie al programma Divvy, l’esatta ubicazione delle rastrelliere per il noleggio delle bici, il numero di veicoli disponobili e gli ieventuali spazi vuoti per poter depositare il mezzo affittato, tutto grazie ad un aggiornamento ogni 15 minuti. 

EFFICIENZA E  TURISMO – Una smart city è efficiente. Il Chicago Park District riporta ogni ora i dati della qualità dell’acqua dai sensori sulle spiagge della città, fornendo nello stesso tempo la temperatura dell’acqua e l’altezza delle onde. Tutti i dati sono visibili e disponibili a chiunque, mettendo in grado privati e non di sviluppare app o software correlati che possano essere d’aiuto alla città. L’applicazione “Plow Tracker ad esempio ha permesso ai cittadini di conoscere lo scorso inverno quali strade erano già state pulite dalla neve e percorribili e quali no, evitando imbottigliamenti e soprattutto incidenti, considerando i rigidi e nevosi inverni a cui è soggetta la città.

GOVERNANCE INTELLIGENTE – Una smart city è gestita da un governo “intelligente”. Per arrivare a sviluppare sistemi di questo tipo e soprattutto, per consentirne il funzionamento, è fondamentale che il governo locale sia di sostegno al settore privato ed alla comunità, gestendo in maniera sistematica ed efficiente la numerosa mole di dati.

Se a Chicago la missione smart city sta riuscendo molto bene, nel resto del mondo ci sono numerose altre città che stanno aspirando a questo titolo come Barcellona; Songdong, Busan e Incheon in Corea del Sud, Stoccolma e Rio de Janeiro. Non ultima, l’India ha annunciato l’intenzione di costruire una rete di 100 Smart Cities per tutto il Paese città intelligenti in tutto il paese.

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