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Città Verde: il quartiere romano pronto a ricevere la certificazione GBC Quartieri e GBC Home

Alimentato con energia pulita, ad alto risparmio idrico, completamente gas free, inclusivo ed attento alla biodiversità, lo Smart District Città Verde in costruzione a Roma sarà certificato secondo i protocolli energetico ambientali di GBC Italia

Città Verde
Foto di Spencer Davis su Unsplash

Oltre il 55% dei 300mila mq di Città Verde saranno destinati a verde pubblico

(Rinnovabili.it) – Mostrare al resto del Paese come si progetta un quartiere sostenibile, inclusivo ed efficiente. E’ questo l’obiettivo del progetto “Città Verde Smart District” un ecoquartiere in costruzione a Roma, a due passi dall’Eur, sviluppato per rispettare i criteri energetico ambientali dei protocolli GBC Home e GBC Quartieri.

Il nuovo distretto in costruzione nell’area sud ovest della Capitale si estende su una superficie di quasi 300 mila mq, di quali il 55% destinati a verde pubblico.

Progetto pilota per altri sviluppi futuri

Per mostrare le potenzialità del progetto “Città Verde”, la scorsa settimana il cantiere ha aperto le sue “porte” agli addetti ai lavori, ai cittadini ed alle istituzioni. L’evento si è trasformato in un’occasione unica per mostrare le buone pratiche di edilizia sostenibile in corso di certificazione sia a livello di progettazione degli immobili, secondo gli standard GBC Home, sia in scala urbana, secondo la certificazione GBC Quartieri.

La realizzazione di Città Verde è un punto di svolta per ciò che riguarda la maturità del settore edilizio e l’impegno dei privati”, ha affermato Alessandro Guglielmi, project manager di La Leva S.r.L., società che sta realizzando l’iniziativa. “Quando si arriva con pratiche sostenibili e salubri alla cosiddetta “parità di mercato”, ossia quando il costo delle abitazioni di uno sviluppo come Città Verde è identico a quello dei competitor che non perseguono analoghe certificazioni, significa che i tempi per la transizione sono maturi. Inoltre, va considerato che i processi di certificazione saranno terminati solo a fine lavori, a seguito di tutte le verifiche dell’ente terzo, sia in fase di progetto che di cantiere, a garanzia di tutte le parti interessate”.

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Un quartiere gas free

Ottenere la certificazione GBC Quartieri significa porre attenzione a molteplici dettagli. Tra numerosi obiettivi, lo Smart District Città Verde sarà un quartiere totalmente gas free, basato sulla mobilità sostenibile grazie anche alla predisposizione di wall box per ogni posto auto. Inoltre l’area riserverà oltre 6 ettari a servizi pubblici e 23 ettari di aree verdi, mentre le prestazioni energetiche saranno garantite da pompe di calore ed impianti fotovoltaici in copertura di ogni edifici da 41 kWp.

Il progetto, firmato dallo studio Sintesi, permetterà inoltre di “ricucire” il tessuto urbano tra l’Eur e le aree più centrali della città, mettendo però al centro della pianificazione la qualità degli spazi e del benessere dei cittadini. Oltre all’impiego di energia pulita prodotta in loco da fonti rinnovabili e da un sistema di storage per la notte, Città Verde metterà anche in atto tutti i principi chaive dell’architettura passiva, sfruttando al massimo le proprietà termiche dell’involucro per ridurre il fabbisogno energetico. Il risparmio idrico ed il recupero delle acque piovane, l’attenzione ai materiali impiegati, il riciclo dei rifiuti da cantiere, la salvaguardia della biodiversità, ma anche l’automazione dei sistemi di gestione e l’attenzione al benessere dei residenti, sono tutti fattori che determineranno l’accesso ai protocolli di certificazione energetico ambientale di GBC Italia. Come sottolineato anche da Marco Mari, tra i più autorevoli esperti di edilizia sostenibile in Italia, “i processi di certificazione sono un impegno tangibile verso un futuro sostenibile e, nel caso di Città Verde, la volontà di concentrarsi sia sui singoli edifici, in corso di certificazione con il protocollo GBC HOME, ma anche su una scala più ampia, con il protocollo GBC QUARTIERI, è un primato importante. Una dimostrazione della applicabilità di queste prassi, ma anche una indicazione ed uno sprone per la Capitale, e per il Paese, a giocare un ruolo autorevole. L’Italia, con oltre 20 milioni di metri quadrati di edifici tra certificati e in via di certificazione si candida ad essere tra i migliori in Europa nell’ambito dei processi di sviluppo sostenibile applicati all’ambiente costruito”.